Uccise la compagna in un ostello a Firenze, pena dimezzata: «Realmente sconvolto dopo il delitto»

La corte ha invece respinto la richiesta della difesa di riconoscere la circostanza attenuante della provocazione

Uccise la compagna in un ostello a Firenze, pena dimezzata: «Realmente sconvolto dopo il delitto»

Pena dimezzata a un 32enne del Myanmar per l'omicidio della compagna di 21 anni strangolata durante una lite. Lo ha deciso la corte d'appello di Firenze che definisce l'assassino «Un uomo realmente turbato e sconvolto dall'azione compiuta», che dette l'allarme e non tentò la fuga. La sentenza ha ridotto da 30 a 16 anni, per la concessione delle attenuanti, la pena per femminicidio. Il delitto avvenne il 24 novembre 2018 in un ostello fiorentino dopo una lite tra l'uomo e la compagna, una 21enne cinese. «Occorre valorizzare il profilo psicologico del comportamento» dell'imputato nell'immediatezza del fatto, reazione che «vale molto più di tanti pentimenti e richieste di perdono sbandierate in udienza a distanza di giorni se non mesi». 

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Nella sentenza della corte d'assise d'appello del 15 settembre scorso, i giudici di secondo grado hanno concesso all'uomo le attenuanti generiche in ragione dell'atteggiamento tenuto nelle fasi immediatamente successive all'omicidio. Quasi dimezzando così la pena inflitta in primo grado quando l'uomo, con rito abbreviato, il 9 luglio 2020 era stato condannato dal gup a 30 anni. Secondo quanto rilevato dalla corte d'assise d'appello il 32enne, dopo aver strangolato la compagna nel corso di una lite nella camera che occupavano nell'ostello, non tentò di scappare.

Resosi conto di quanto aveva fatto, si era subito recato alla reception per dare l'allarme, poi, dopo aver spiegato agli addetti dell'ostello di aver strangolato la 21enne, si era seduto sulle scale mettendosi a piangere in attesa dell'arrivo della polizia. La corte ha invece respinto la richiesta della difesa di riconoscere la circostanza attenuante della provocazione, in base alla quale l'uomo avrebbe commesso il delitto in reazione a presunti continui soprusi che, si sottolinea ancora nella sentenza, troverebbero riscontro solo nelle affermazioni dello stesso imputato.

L'avvocato, pur dicendosi soddisfatto per la diminuzione della pena, ha annunciato ricorso in Cassazione.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Novembre 2021, 20:38
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