Strage di Erba, chi c'era nella casa dei Castagna? Il controllo sui tabulati e la testimonianza dei vicini

Secondo il legale di Olindo e Rosa, nella casa dove è avvenuto il massacro ci sarebbe stato qualcuno nelle ore che hanno preceduto gli omicidi

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di Redazione web

Nuovo capitolo sulla strage di Erba. L'avvocato difensore ha richiesto una consulenza sui tabulati Enel, il gestore della casa in cui avvennero gli omicidi. L'ipotesi è che ci fosse qualcuno in casa. Nel frattempo, potrebbe esserci un futuro fuori dal carcere per la coppia Olindo e Rosa, condannati in via definitiva. In quell'occasione uccisero quattro persone e ferirono Mario Frigerio, unico sopravvissuto. Dalla prigione, però, Olindo Romano invia una lettera al programma Iceberg, in onda su Telelombardia, in cui si dice speranzoso per il domani: «Certamente il mio futuro sarà con Rosa fuori dal carcere», si legge nella missiva inviata a Marco Oliva, il conduttore dell programma.

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Richiesta revisione

Dopo 17 anni dall'accaduto, è stata presentata un'istanza di revisione per la Corte d'Appello di Brescia che potrebbe riaprire il caso. «Sono contento - scrive Olindo Romano nella lettera - che finalmente la richiesta di riaprire il caso è arrivata a Brescia, speriamo bene! Che dire, ora che l'attesa dell'invio è finita non vedo l'ora si recuperi tempo sul riaprire subito il caso, ho sempre paura che qualcuno possa 'mettere il bastone tra le ruote'. Ma lo confido a te, forse più delle altre volte sono un po' più fiducioso nella giustizia». Al momento Olindo Romano è in carcere e sta seguendo un corso da imbianchino.

Riesce comunque ad incontrare sua moglie anche se «il tempo che abbiamo (poco) lo dedichiamo a noi».

 

Chi c'era in casa

Secondo il legale che segue l'istanza qualcosa non torna. È stata infatti richiesta una consulenza sui tabulati Enel, l'operatore energetico attivo nella casa della famiglia Castagna dove avvenne la strage, nel 2006. Dall'analisi dei dati, il pomeriggio prima degli omicidi, la casa non era vuota. Ma non solo. I vicini del piano di sotto hanno detto di aver sentito dei rumori provenire da quell'appartamento. «Comprova che all'interno di casa Castagna poco prima che avvenisse la strage, c'era uno o più individui che utilizzavano la luce, gli elettrodomestici e consumava energia elettrica. Abbiamo escluso che fosse stata lasciata accesa una luce. Abbiamo valutato la tipologia del consumo, che non era solo da luce» ha sottolineato il legale intervenuto nella trasmissione. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Gennaio 2024, 17:27
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