Voglia di ripartenza, con la zona gialla a Roma e Milano è scattata la corsa a bar e ristoranti

Voglia di ripartenza, con la zona gialla a Roma e Milano è scattata la corsa a bar e ristoranti

di Simona Romanò

Bentornata zona gialla. Ieri, fatta eccezione per sei Regioni, tutto il resto d'Italia (tra cui Lazio e Lombardia) è tornato a godere di maggiore libertà. E tra i timori per gli assembramenti, soprattutto sui mezzi di trasporto, il rispetto delle norme e la voglia delle vecchie abitudini, è trascorso il primo giorno di semi-normalità.


BAR E RISTORANTI Secondo Coldiretti, «sono quasi centoquarantamila i ristoratori nelle Regioni gialle che hanno i tavolini all'esterno». Solo lì si torna a mangiare, a bere un caffè o un cocktail. Non al chiuso. A Roma, per esempio, quasi nove ristoranti e bar su dieci, hanno alzato le saracinesche. È la stima dal presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma, Claudio Pica: «Circa l'88% di locali sono aperti e si dovrebbe arrivare al 95 per cento nel weekend. C'è un discreto flusso di clienti, sia in centro che in periferia». Va peggio a Milano, dove, secondo Confcommercio «un ristoratore su due non ha ripreso a lavorare, perché non ha spazi all'aperto». La colpa della ripartenza a metà, nel capoluogo lombardo, è stata dettata anche dalla minaccia pioggia che ha poco invogliato soprattutto il rito dell'aperitivo.

 


SCUOLA Le scuole di Roma partono a rilento: dal liceo Mamiani al Righi resteranno al 50% di presenza fino a venerdì 30. Secondo i dati dell'associazione nazionale dei presidi del Lazio, «delle 220 scuole superiori complessive sarebbero almeno 54 quelle che non possono arrivare al 70%».

Anche a Milano le lezioni in presenza partiranno gradualmente, con deroghe al ribasso per gli istituti che non hanno spazi.


TRASPORTI PUBBLICI I trasporti reggono, a fatica, ma reggono nelle grandi metropoli anche con l'incremento dei passeggeri. Forse perché molti cittadini hanno scelto l'auto privata, complice i timori sulla capienza al 50%, tant'è che sono tornate code e traffico sostenuto. A Milano, in particolare, l'allarme sui trasporti era stato lanciato anche dal prefetto Renato Saccone: «L'ora critica è tra le 8 e le 9». «Il sistema è al limite ma funziona e regge», ha spiegato poi, ieri mattina, l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli.


CODA AL CINEMA All'inizio era solo una battuta: «riapriremo all'alba». Poi è diventata una promessa. Mantenuta dal cinema Beltrade di Milano, che riaperto con una proiezione all'alba, alle 6, con Caro diario di Nanni Moretti. Novanta posti sold out dalle 5.30.


CULTURA A Villa Sordi, a Caracalla, il 4 maggio riapre la grande mostra Il Centenario. Alberto Sordi 1920-2020, organizzata da Alessandro Nicosia, che l'ha curata con Vincenzo Mollica e con la firma del Messaggero Gloria Satta. Alla Scala l'11 maggio Riccardo Muti dirige i Wiener Philharmoniker: una data-simbolo, come il 1946, quando il teatro riaprì dopo la guerra. Sul podio c'era Arturo Toscanini.


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Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Aprile 2021, 08:21
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