Nella maggior parte delle regioni italiane le scuole superiori hanno riaperto, ma in condizioni drammatiche per la sicurezza di studenti e lavoratori, con le classi pollaio, i trasporti sovraffollati e con l'assenza di un adeguato tracciamento dei contagi».
Per questo gli studenti si sono mobilitati in più di 20 città italiane questa mattina da Roma a Torino, passando per Milano e Catania, per denunciare le condizioni della riapertura delle scuole. «La DAD non è la soluzione a questa situazione in quanto aumenta le barriere per il diritto allo studio penalizzando i giovani delle periferie e delle classi popolari come indicano i recenti dati IPSOS che segnalano 34 mila studenti tra i 14 e i 18 anni a rischio abbandono.
La mobilitazione ha aderito allo sciopero generale indetto da SICobas, SlaiCobas e promosso dall'Assemblea dei Lavoratori combattivi. In molte piazze studentesche sono intervenuti i lavoratori in sciopero in segnale di unità con gli studenti nella contrarietà alle politiche del Governo Conte. La mobilitazione studentesca è stata promossa dal Fronte della Gioventù Comunista, con l'adesione di diversi collettivi e coordinamenti studenteschi in tutta Italia. In piazza sono state mantenute le distanze di sicurezza di almeno un metro tra i partecipanti e indossati i DPI.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Gennaio 2021, 13:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA