Caivano, oscurare i siti porno per i bambini. Don Patriciello cita Rocco Siffredi: «E' d'accordo anche lui»

Oscurare i siti porno per i bambini, Don Patriciello cita Rocco Siffredi: «E' d'accordo anche lui»

di Paolo Travisi

La tragica vicenda degli stupri di Caivano potrebbe portare a un cambiamento nell'approccio dei giovanissimi alla sessualità. Ci sperano tutti i genitori, non solo quelli di Caivano dove si è consumato l'orrore, ma quelli di tutta Italia, increduli che a quell'età, 12/13 anni, si possa divenire vittime, ma anche carnefici, della violenza a sfondo sessuale. 

Da giorni rimbalza la proposta della ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella, di oscurare i siti pornografici ai bambini, di renderne impossibile l'accesso. Oltre le difficoltà tecnologiche di una tale operazione, il tema dell'oscuramento dei siti pornografici, la cui visione da parte di bambini, potrebbe portare ad una permanente distorsione della sessualità, si riaccende nel giorno in cui la premier Giorgia Meloni ha visitato Parco Verde.

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Don Patriciello cita Siffredi

A parlarne è anche il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello che oggi ha incontrato Giorgia Meloni, e nel corso di alcune interviste, ha citato anche Rocco Siffredi, la star mondiale del porno. «Anche Siffredi ha detto che la proposta di Eugenia Roccella, di oscurare i siti pornografici, ha senso e per primo sarà lui a farlo. Occorre parlare di questo, anche con le attrici e gli attori dei film porno. E' un discorso che va oltre la moralità, siti si, siti no, ma è per il bene dei bambini.

Politica, cittadini, genitori, attori porno mettiamoci insieme per amore dei bambini» aggiunge Don Patriciello.

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La proposta di Roccella

Nei giorni scorsi, infatti, Roccella ha avanzato la proposta di vietare i siti porno ai giovanissimi, perché secondo alcuni studi già a sette anni, ci sarebbe il primo accesso dei bambini a contenuti porno, anche «perché in campo tecnologico i figli sono molto più bravi e aggiornati dei genitori, che dunque si sentono spesso disarmati e impotenti» aveva detto la ministra.

Il consenso di Rocco Siffredi

Intervistato da Libero, Siffredi aveva risposto in modo molto pragmatico. «Perché la politica si pone il problema solo adesso? Perché hanno permesso la proliferazione di siti pornografici in rete accessibili e gratuiti, fruibili con facilità da ragazzini giovanissimi, trasmettendo loro messaggi distorti sulla sessualità?...Blocchiamo tutti i siti porno in rete. Se necessario, mi offro come portavoce e accetterei anche la chiusura del mio sito».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 31 Agosto 2023, 17:21
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