Donne uccise a Naro, il funerale di Delia: «Lutto cittadino ma chiesa mezza vuota»

Il corpo della 58enne verrà tumulato nel cimitero cittadino. I funerali di Maria Rus lunedì

Donne uccise a Naro, il funerale di Delia: «Lutto cittadino ma chiesa mezza vuota»

di Redazione web

Silenzio, dolore e commozione per l’ultimo saluto a Delia Zarniscu, 58 anni, una delle vittime del massacro di Naro consumatosi lo scorso 6 gennaio nella sua abitazione di via Vinci. Ma anche scarsa partecipazione, nonostante la sindaca Maria Grazia Brandara avesse proclamato e annunciato da giorni il lutto cittadino. Su alcuni siti locali, infatti, si legge: «Assente la cittadinanza narese ai funerali, chiesa mezza vuota». 

 

I funerali di Delia Zarnescu

A celebrare le esequie della donna è stato il parroco Giuseppe Maniscalichi. In prima fila, la sorella di Delia, Cristina, che è arrivata ieri dalla Romania. La comunità romena, indossando magliette con la scritta "Stop alla violenza sulle donne", si è stretta attorno al dolore dei familiari. Fra i partecipanti alle esequie anche Marcela, la figlia di Maria Rus, la 55enne ammazzata e data alle fiamme, la stessa notte, nella casa di vicolo Avenia.

In riferimento al femminicidio il parroco ha detto: «Dio non vuole queste cose.

Gli uomini spesso prendono un vicolo strettissimo e cieco e poi non sanno uscirne più», ha detto.

L'ultimo saluto a Maria Rus

L'ultimo saluto, con rito ortodosso, alla 55enne Maria Rus verrà dato lunedì, nella camera ardente. Poi i resti di Maria verranno trasferiti in Romania dove verranno tumulati accanto alla figlia morta poco dopo la nascita.

Delia Zarnescu resterà, invece, a Naro, dove verrà tumulata nel cimitero cittadino.

Cosa è successo il 5 gennaio a Naro

Le due donne rumene assassinate sarebbero state massacrate dopo avere respinto "un approccio sessuale" da parte del presunto assassino, un 24enne romeno, Omar Edgar Nedelkov, sottoposto a fermo per il duplice omicidio e vilipendio di cadavere delle due donne romene. Ne sono convinti i magistrati di Agrigento che indagano. L'uomo fermato avrebbe cenato a casa di Zarniscu, con un amico 52enne. Dopo le prime avances la donna avrebbe respinto le richieste sessuali del presunto assassino.

Così, l'uomo, da solo, avrebbe raggiunto l'altra vittima, Rus, che era sola in casa. Prima l'avrebbe picchiata selvaggiamente e poi le avrebbe dato fuoco. Il rumeno sarebbe, quindi, tornato a casa della prima vittima e l'avrebbe massacrata a colpi di televisore e suppellettili.

Entrambe le vittime, di nazionalità romena, erano legate da frequentazioni comuni, e le indagini della Procura ora si concentrano su un possibile duplice omicidio. Prima di essere uccisa, Zarniscu avrebbe subito un'aggressione in strada, un evento che potrebbe avere legami cruciali con la successiva tragedia.


Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Gennaio 2024, 20:26
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