Multe, da gennaio più care dell’11%. Salvini: «Cerco di fermare l’aumento»

Multe, da gennaio più care dell’11%. Salvini: «Cerco di fermare l’aumento»

di Greta Posca

Stangata in arrivo sulle multe. Il 2023 potrebbe aprirsi con un rincaro dell’11% dei verbali per le infrazioni stradali. Colpa dell’inflazione, anche in questo caso. L’aumento stimato è frutto dell’equazione prevista dall’articolo 195 del Codice della strada: ogni due anni i parametri degli importi delle contravvenzioni devono essere rivisti alla luce del costo della vita accertata dall’Istat. E con l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie che corre verso il 12 per cento, da gennaio chi si beccherà una multa dovrebbe pagare di più. A meno di un intervento in extremis del governo. Che, a detta del ministro delle Infrastrutture, ci sta già lavorando.

Secondo le anali delle associazioni di consumatori, con un aumento degli importi delle sanzioni nell’ordine del +11%, da gennaio la multa per il divieto di sosta salirebbe a 46 euro (+4 euro), quella per l’uso del cellulare alla guida a 183 euro (+18 euro); la multa per accesso vietato alla Ztl a 92 euro (+9 euro), mentre per il superamento dei limiti di velocità di oltre 60 chilometri orari la mazzata raggiungerebbe i 938 euro (+93 euro).

Sulla questione ieri è intervenuto Salvini: il ministro vorrebbe bloccare già nella prossima legge di Bilancio l’automatismo del rincaro previsto dall’articolo 195: «Sto lavorando per capire se è possibile bloccare anche questi aumenti - ha detto, a margine del congresso provinciale della Lega a Treviglio. «In un momento di crisi economica come questo - ha aggiunto - presentarsi a casa degli italiani dal primo gennaio con un aumento del 10% mi sembrerebbe assolutamente ingiusto e dannoso». E ha dato mandato ai tecnici del Ministero delle infrastrutture e trasporti di studiare come bloccare l’aumento delle multe.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Novembre 2022, 06:00
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