Gianrico Tedeschi, l'Italia perde il decano delle scene che imparò a recitare in un lager
di Stefania Cigarini
Prima - interrompendo gli studi alla Cattolica di Milano - aveva partecipato alla guerra, da ufficiale, sul fronte greco. Da allora - con il diploma dell’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma (1947) - ha attraversato lo spettacolo italiano con una straordinaria versatilità, passando dal debutto con Giorgio Strehler, alle messe in scena con Luchino Visconti o Luca Ronconi, alle reclame di Carosello (le più note, caramelle Sperlari e formaggio Philadelphia) che l’hanno trasformato in una icona popolare. Della scena ha provato tutto, non solo i classici, ma le commedie - la più celebre: My Fair Lady di Garinei e Giovannini - gli sceneggiati televisivi (Delitto e Castigo, Il gabbiano, tra gli altri), il varietà da piccolo schermo affiancando Bice Valori e Lina Volonghi in Eva ed io o partecipando al celebre Bambole, non c’è una lira, fino al Gran varietà radiofonico con Raffaella Carrà.
Al cinema ha lavorato per Bragaglia, Steno, Dessin e Rossellini. Il suo ultimo spettacolo è del 2016, Dipartita finale, per la regia di Branciaroli, con Ugo Pagliai e Maurizio Donadoni.Un successo. Per i cent’anni - milanese doc - ha ricevuto gli auguro del Presidente Mattarella. Da oggi Rai 5 e Rai Storia (oltre ai canali web Rai) dedicheranno a Tedeschi speciali rassegne con testimonianze della moglie Marianella Laszlo e delle figlie Sveva ed Enrica.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Luglio 2020, 08:14
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