Macerata, tra Orlando e Salvini è scontro. Il leader leghista: "Con la riforma libereranno il nigeriano killer"

Macerata, tra Orlando e Salvini è scontro. Il leader leghista: "Con la riforma libereranno il nigeriano killer"
La cronaca, e gli ultimi scioccanti casi, entrano, e non è una novità, nella campagna elettorale in vista del voto del prossimo 4 marzo. Duro scontro tra il ministro della Giustizia Andrea Orlando e il segretario della Lega Matteo Salvini, con oggetto la riforma penitenziaria e le accuse del primo al leader leghista. Berlusconi e Salvini, ha detto Orlando, «si qualificano per quello che sono, degli irresponsabili, dare una forma di giustificazione a un comportamento criminale e terroristico è un modo per sdoganarlo e dargli un valore politico, è un rischio enorme». «Se c'è qualcuno che è irresponsabile nei confronti degli italiani e della pace sociale è il Pd», ha replicato Salvini a margine della visita al cantiere per la costruzione del centro culturale islamico a Umbertide. «Questo governo - ha detto il segretario della Lega - ieri in Parlamento ha approvato il salva ladri e si appresta ad approvarlo anche in Consiglio dei Ministri». 

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«Non abbiamo dato alcuna giustificazione» ha ribadito Salvini parlando di quanto successo a Macerata. «Chiedete al ministro Orlando - ha detto ancora Salvini - se è giusto, normale e sensato in un momento delicato come questo approvare una norma che prevede che escano di galera tutti coloro che sono condannati a pene inferiori ai quattro anni. Tradotto in maceratese, aimè sulla cronaca nera, se il nigeriano indagato per l'omicidio di Pamela fosse condannato a una pena inferiore la galera non la vede. E secondo una persona normale questo aiuta la pace, la serenità e la convivenza o porta allo scontro sociale?». «Quindi - ha sottolineato il segretario della Lega - condanno ogni genere ogni genere di violenza senza alcuna giustificazione ma condanno anche un governo che questa violenza forse la cerca. Forse il Pd ha bisogno di coprire il suo nulla cercando la reazione degli italiani. E approvare un salva ladri, uno svuota carceri, in un momento come questo mi sembra veramente folle e irresponsabile».

"RIFORMA PENITENZIARIA? LIBERERANNO IL NIGERIANO" «Non rispondo agli insulti di Orlando: lui e il suo governo farebbero meglio a lavorare. Invece, dopo il via libera della maggioranza di ieri in Parlamento, si preparano ad approvare l'ennesimo salva ladri», ha detto riferendosi alla riforma penitenziaria che il Consiglio dei Ministri sta per varare dopo il parere favorevole dato ieri dalle commissioni Giustizia al decreto legislativo. «Dopo gli indulti mascherati e gli svuota carceri Orlando e Renzi stanno per rimettere in libertà criminali seriali e delinquenti condannati fino a quattro anni, aumentando così la rabbia e il disagio sociale. E forse si apriranno le porte del carcere anche per il nigeriano coinvolto nella morte della povera Pamela. Mi auguro che il governo ci ripensi e non dia il via libera a quest'ennesimo scempio», conclude Salvini.

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ORLANDO VISITA I FERITI, MINACCIATO «Ci sono state minacce nei miei confronti e della mia famiglia, messaggi minacciosi. Per fortuna stato cresciuto dai comandanti partigiani che mi hanno insegnato che i fascisti non vanno tenuti in considerazione, al momento buono sono sempre scappati, non mi fanno paura». Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando a Radio Capital a proposito delle minacce ricevute dopo essere andato ieri a visitare i feriti del raid di Macerata in ospedale. «È un clima - ha proseguito il ministro - che cresce da tempo, non c'è abbastanza riprovazione sociale di fronte ad alcuni atteggiamenti. Si è incominciato a discutere sul nesso tra immigrazione e questo atto di Traini, come se potesse trovare una giustificazione: se un nostro concittadino avesse fatto una cosa del genere all'estero, cosa sarebbe stato detto?».

VEDRÀ LA FAMIGLIA DI PAMELA «Non è stato possibile incontrare ieri» la famiglia di Pamela Mastropietro, la ragazza assassinata, «ho sentito telefonicamente lo zio della ragazza, che è anche legale della famiglia, che mi ha ringraziato di averlo cercato, penso ci vedremo nei prossimi giorni», ha detto Orlando. «Vi è ipocrisia: ci si muove per lo sdegno di questa vicenda ma poi chi si dice sdegnato si approfitta e diffonde particolari sulla vita della ragazza. Raccolgo l'appello dello zio che chiede pietas sulla ragazza rispetto a ricostruzioni che non hanno nulla a che vedere con la vicenda», ha concluso Orlando. 

MANIFESTAZIONE "SUI VALORI" Gli applausi ricevuti in carcere da Luca Traini «certo, mi preoccupano, sono un altro segno di una profonda involuzione, dobbiamo reagire. Non possiamo solo dire "ma sì in fondo..." teniamo conto di chi alimenta questo clima, altrimenti è destinato a crescere», continua il ministro. «Se il sindaco di Macerata ritiene che è meglio ora evitare manifestazioni, è una scelta rispettabile, ma un momento in cui si consenta a chi rappresenta la patria come l'Anpi di testimoniare i valori del nostro paese, va pensato», ha proseguito il ministro, secondo il quale, non c'è stata una «sorta di equivalenza» nel voler evitare le manifestazioni promosse per sabato da una parte dall'Anpi e dall'altra dall'ultradestra a Macerata. «Il momento è delicato, si ha paura per la gestione della piazza ma certo se suonasse come equivalenza sarebbe totalmente inaccettabile», ha concluso Orlando. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Febbraio 2018, 11:53
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