Non hanno parlato della scomparsa di Kata, sulla quale potrebbe esserci un interrogatorio del pm, e hanno rigettato le accuse circa il racket degli affitti nell'ex hotel Astor di Firenze, l'edificio occupato da dove il 10 luglio è spartita la bimba di origine peruviana. Lo zio della piccola e altre tre persone, arrestati con l'accusa di gestire il racket degli affitti nell'ex hotel, oggi sono stati sentiti dal gip nell'interrogatorio di garanzia. «Hanno risposto tutti alle domande del giudice e non c'è stato alcun riferimento al caso della scomparsa di Kata», spiega l'avvocato Elisa Baldocci, difensore dei quattro uomini arrestati. Tra loro anche Abel, lo zio della bimba peruviana Kata.
Della scomparsa di Kata, ha precisato la legale, si potrebbe concentrare un nuovo interrogatorio con il pm
I quattro arrestati, ha aggiunto l'avvocato uscendo dal tribunale di Firenze, «hanno dato la loro versione dei fatti» e sulle accuse di violenza, ed in particolare riguardo all'episodio dell'occupante caduto dall'edificio, la loro versione «ovviamente è discordante rispetto a quella data dall'ecuadoregno».
Un perito analizzerà i loro cellulari
Secondo quanto appreso, la decisione sulla richiesta di attenuazione della misura per i quattro arrestati, che si trovano in carcere a Sollicciano, sarebbe attesa nei prossimi giorni. Già nelle prossime ore, invece, potrebbe arrivare la nomina ufficiale di un nuovo perito che analizzerà i cellulari degli arrestati.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Agosto 2023, 18:25
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