Più obesi a causa del lockdown, i medici lanciano l'allarme: «Non c'è solo il Covid, bisogna tornare a curarsi»

Più obesi a causa del lockdown, i medici lanciano l'allarme: «Non c'è solo il Covid, bisogna tornare a curarsi»

di Mario Fabbroni

In Italia il 10% della popolazione - 6 milioni di persone - è portatrice di obesità e 25 milioni sono in sovrappeso. Questi numeri sono destinati a crescere anche a causa degli adolescenti con obesità infantile, che vede l’Italia al secondo posto in Europa. Durante la pandemia causata dal Covid, però, la situazione si è molto aggravata: non solo sono aumentati del 30% i disturbi alimentari (anche nella popolazione “normopeso”), ma gli interventi di chirurgia bariatrica sono crollati del 30% (con punte del 50%) rispetto ai 25.000 interventi annui. Per cui è facile immaginare quanto sia peggiorata la condizione dei pazienti portatori di obesità, sempre più spaventati e portati ad isolarsi.

E’ quanto emerso dal XXIX Congresso della SICOB, La Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità delle Malattie Metaboliche riunitasi a Firenze. Ma dopo la paura e l’isolamento è necessario tornare a curarsi: fondamentale è la “presa in carico” del paziente con un approccio multidisciplinare che lo rimetta al centro. Non a caso i 133 centri accreditati SICOB e distribuiti sul territorio in modo capillare sono tutti convenzionati e pronti ad accogliere i pazienti fortemente disorientati dal periodo pandemico.

“La nostra mission -afferma il Presidente della Sicob Marco Zappa - è prendere in carico il paziente e seguirlo dall’inizio del percorso fino a molti anni dopo l’intervento di riduzione del peso perché l’intervento è solo una tappa del percorso.

I nostri team sono composti da psicologi, nutrizionisti, chirurghi, medici dello sport, cardiologi, endocrinologi, diabetologi ed altre figure altamente specializzate perché all’obesità severa sono legate anche altre patologie che possono diventare molto gravi, come le malattie cardiocircolatorie, il diabete mellito di tipo 2 e l’insufficienza respiratoria. La chirurgia bariatrica, eliminando in maniera durevole il problema dell’eccesso di peso, risolve anche molti problemi metabolici che l’obesità aveva provocato. I numeri parlano da soli: per esempio, gli interventi di chirurgia dell’obesità fanno regredire il diabete mellito di tipo 2 in un’altissima percentuale di casi. Questo significa non prendere più farmaci per il diabete già da pochi giorni dopo l’intervento e prevenire tutte le complicanze della malattia. La chirurgia bariatrica può letteralmente salvare e cambiare la vita di un paziente”.

Dopo l’intervento, è fondamentale il follow-up multidisciplinare, come afferma il Presidente del Congresso Marcello Lucchese: “Solo il follow-up multidisciplinare negli anni garantisce un successo duraturo, perché il paziente nelle fasi successive all’intervento non deve perdere i suoi punti di riferimento che devono continuare a seguirlo per non perdere i risultati raggiunti”


Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Ottobre 2021, 11:31
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