Paese sempre più vecchio, 187 anziani ogni 100 giovani

La fotografia Istat: fecondità in calo, boom di divorzi. Scuola, 1 su 10 lascia prima del diploma

Paese sempre più vecchio, 187 anziani ogni 100 giovani

di Greta Posca

La diminuzione della fecondità, l’innalzamento della vita media e il tendenziale invecchiamento della popolazione. Sono i tre fenomeni rilevanti dovuti alle trasformazioni demografiche avvenute in Italia negli ultimi anni. Lo certifica l’Istat nell’edizione 2023 di “Noi Italia, il rapporto che ogni anno dal 2008 fotografa l’Italia sotto gli aspetti ambientali, demografici, economici e sociali.

DEMOGRAFIA

Al 1° gennaio 2022, in Italia, la popolazione scende sotto i 60 milioni: i residenti sono 59.030.133. Nel 2021, alle conseguenze dirette e indirette della pandemia da Covid-19 sulla dinamica demografica osservate nel 2020, si aggiungono gli effetti recessivi dovuti al calo delle nascite. Nel 2022 continua ad aumentare l’indice di vecchiaia, raggiungendo quota 187,6 anziani ogni cento giovani. L’Italia è uno dei Paesi più vecchi dell’Ue.

SPERANZA DI VITA

Nel 2022 è di 80,5 anni per gli uomini e di 84,8 per le donne.

MATRIMONI E DIVORZI

Dopo il netto calo delle nozze nel 2020, a causa della pandemia, nel 2021 i matrimoni celebrati sono 180.416, l’86,3% in più, rispetto all’anno precedente. Nel 2021, separazioni e divorzi hanno registrato un aumento rispettivamente del 22,5% e del 24,8%, rispetto all’anno della pandemia.

FECONDITÀ

In calo da diversi anni, nel 2021 aumenta lievemente (1,25 figli per donna), mentre l’età media al parto sale a 32,4 anni ed è fra le più alte in Europa.

STRANIERI

In Italia, al 1° gennaio 2022, risiedono circa 5 milioni di cittadini stranieri, l’8,5% della popolazione residente.

L’83,8% dei cittadini stranieri residenti in Italia si concentra nel Centro-Nord. I cittadini non comunitari regolarmente presenti in Italia, all’inizio del 2022, sono circa 3 milioni e 561 mila. Nel 2021, rispetto all’anno precedente, i nuovi permessi di soggiorno rilasciati sono stati più del doppio (+127%).

SCUOLA

Nel 2022 la quota di adulti tra i 25 e i 64 anni con, al più, la licenza media, è stimata al 37,4%. Un giovane su dieci tra i 18 e i 24 anni (l’11,5%) abbandona precocemente gli studi superiori. In Italia è più bassa rispetto alla media Ue (4,9%) la spesa pubblica per istruzione (il 4,1% nel 2021).

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Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Giugno 2023, 06:00
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