Pietro investito e ucciso a 18 anni, tornava a piedi dalla disco. Il pirata ventenne: «Pensavo di aver preso il guard rail»
Tommaso, morto in piscina: quattro indagati per omicidio colposo, anche i genitori
Come scrive il Corriere della Sera, il giovane era al Magika Disco Club, a Bagnolo Cremasco: a un certo punto della serata però ha scelto di tornare a casa, incamminandosi a piedi. «Sono un po’ giù», avrebbe detto ai compagni prima di mettersi in viaggio per quei 4 km scarsi che lo separavano dalla sua abitazione: ma alle 3 del mattino un’auto lo ha investito, guidata da un ventenne che è poi scappato per poi costituirsi 36 ore dopo.
Il ventenne, denunciato a piede libero per omicidio stradale, si è giustificato dicendo «Pensavo di aver sbattuto solo contro il guard rail», davanti ai carabinieri e al sostituto procuratore Ilaria Prette. La mamma di Pietro, Magdalena, aveva lanciato un appello con la foto del figlio dopo che sabato notte non era tornato a casa: la comunità romena si era mobilitata per cercarlo, dato che in caso di denuncia ai carabinieri le ricerche scattano dopo 48 ore.
Alla fine è stato proprio il pirata a far trovare il corpo: secondo chi ha analizzato la sua auto, scrive il Corriere, è «impossibile che non si sia accorto» di aver investito il suo coetaneo, schiacciato con la fiancata contro il guard rail e scaraventato giù. Il suo corpo è finito poi nascosto nell’erba, quasi impossibile da ritrovare. Quando la mamma e la fidanzata di Vasile (stavano insieme da qualche giorno) sono arrivati sul posto, si sono sentite entrambe male. E i suoi amici accusano il Comune: «Questa strada va illuminata, devono mettere una pista ciclabile». Con qualche luce in più, magari, si poteva evitare una tragedia.
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Settembre 2019, 13:05
© RIPRODUZIONE RISERVATA