Ibiza, ragazzi fermati dal buttafuori della discoteca: «Non ci ha fatto entrare perché siamo napoletani»
La discoteca appartiene a una catena di hotel di lusso e ristoranti nota in tutto il mondo. «Mia figlia e gli altri amici - prosegue Ferraro - sono andati via addolorati e mortificati e, tra l'altro, tra i cori di scherno di alcuni ragazzi milanesi che erano lì e che li hanno dileggiati. Tale comportamento è inammissibile e razzista ed è da stigmatizzare specialmente in quanto avvenuto in una struttura così nota a livello mondiale. Basta ad essere ghettizzati. Basta essere individuati con Gomorra».
Al quotidiano «Il Mattino», che ha pubblicato la notizia, la ragazza ha raccontato: «I buttafuori hanno controllato i documenti e, dopo averli visionati, ci hanno comunicato che il party era dedicato esclusivamente ai residenti e alle persone che lavorano a Ibiza, vietandoci l'ingresso. Ci erano arrivate delle voci sulla diffidenza nei confronti dei napoletani e ci siamo allontanati, tenendo d'occhio l'ingresso e notando che facevano entrare italiani e in particolare una coppia di milanesi, allora abbiamo rifatto la fila e successivamente ci hanno riferito che allontanavano i napoletani perché nelle serate precedenti si erano verificati litigi e furti, a loro detta, per mano di gente di Napoli. Siamo delusi e mortificati, siamo persone perbene, siamo stati educati fino alla fine ma ci hanno umiliato».
Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Agosto 2019, 10:43
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