È Antonino Cannavacciolo (foto) l’ultimo chef tre stelle consacrato nell’Olimpo della ristorazione dalla mitica “Rossa”. La Guida Michelin diretta da Sergio Lovrinovich ha ieri ufficializzato con il suo verdetto l’eccellenza italiana, portando a casa 385 stelle (7 in più dell’anno scorso).
Oltre al nuovo tristellato, quattro nuove Due Stelle (per un totale di 38) e 33 a Una stella che la indossano per la prima volta di 335. «È un momento magico», ha commentato commosso lo chef Cannavacciolo che a Villa Crespi di Orta San Giulio porta avanti il progetto nato 20 anni fa insieme alla moglie. Abbracciato dagli altri 11 tre stelle, Bottura, Niederkofler, Bartolini, Cerea, Beck (foto), Uliassi, Alajmo, Feolde, Santini, Crippa e Romito, ieri sera è stata una grade festa in Franciacorta.
La notizia che una grande sorpresa ci sarebbe stata era già nell’aria. Un po’ per la numerologia della 68esima edizione («68 evoca l’annata più significativa costellata di epocali cambiamenti», dichiaravano dalla Guida) e un po’ perché dopo la pandemia e la difficoltà attraversata da un settore come quello della cucina, i ristoranti meritavano di essere premiati a dovere.
Le novità dei 4 Due stelle, di cui due a Roma (Enoteca La Torre e Ristorante Acquolina), e due che portano il nome di chef tre stelle (Locanda Sant’Uffizio - Enrico Bartolini - Penango e St.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Novembre 2022, 07:36
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