La tragica morte di Giulia Cecchettin ha scosso l'Italia. In molti hanno preso parola per esprimere dolore e rabbia. In particolare sta facendo molto discutere il post del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, pubblicato sui suoi canali social. Queste le parole del vicepremier: «Se colpevole nessuno sconto di pena e carcere a vita». La sorella della vittima, Elena, ha criticato duramente le parole del leghista in una storia pubblicata su Instagram.
Elena Cecchettin contro Matteo Salvini
Elena ha scritto: «Il Ministro dei Trasporti che dubita della colpevolezza di Filippo Turetta perché bianco e di buona famiglia. Anche questa è violenza, violenza di Stato». Nella storia, Elena ha citato un post della scrittrice a attivista Carlotta Vagnoli, ricordando che la Lega «insieme a Fratelli d'Italia, che però ha scelto l'astensione, a maggio ha votato contrariamente alla ratifica della convenzione di Istanbul». Ossia la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.
«Così – ha concluso –, nel caso voleste altri motivi per comprendere quanto il femminicidio sia un omicidio di Stato».
La risposta di Matteo Salvini
«Per gli assassini carcere a vita, con lavoro obbligatorio. Per stupratori e pedofili – di qualunque nazionalità, colore della pelle e stato sociale – castrazione chimica e galera. Questo propone la Lega da sempre, speriamo ci sostengano e ci seguano finalmente anche altri. Ovviamente, come prevede la Costituzione, dopo una condanna stabilita in Tribunale augurandoci tempi rapidi e nessun buonismo, anche se la colpevolezza di Filippo pare evidente a me e a tutti». Lo scrive in un post su Instagram il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, postando una foto di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta.
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Novembre 2023, 16:45
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