Mix di alcol e droga, Gabriele morto a 19 anni a Genova: lo hanno trovato riverso in un'aiuola

Al vaglio degli inquirenti le telecamere a circuito chiuso per ricostruire le ultime ore del giovane di Marassi

Mix di alcol e droga, Gabriele morto a 19 anni: lo hanno trovato riverso in un'aiuola

È stato notato, agonizzante, riverso su un'aiuola da alcuni passanti all'alba di sabato. Da lì la telefonata ai soccorritori e la corsa in ospedale, ma agli uomini del 118 è stato chiaro sin dal primo sguardo che la situazione fosse ormai compromessa. Ed è così che un ragazzo di 19 anni è morto all'Ospedale Evangelico di Voltri.

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Ipotesi mix di alcol e droga

 

Gabriele Mantelli Cosso - si legge su La Stampa - era un ragazzo di Genova, che viveva a Marassi con la famiglia, ritrovato agonizzante in un'aiuola dei Giardini Govi, a pochi metri dal frequentatissimo corso Italia, cuore della movida. Inizialmente i passanti hanno pensato stesse solo dormendo, ma quando hanno provato a svegliarlo hanno capito che la situazione era critica. Al loro arrivo, i sanitari lo hanno trovato in coma e portato prima al pronto soccorso del Galliera, da lì il trasferimento a Voltri. In ospedale, i medici hanno accertato una forte intossicazione da alcol ed è proprio il mix tra alcol e droga l'ipotesi formulata dagli inquirenti per la causa del decesso. Sarà ora l'autopsia a stabilire con certezza quanto accaduto. 

I video dalle telecamere

 

Intanto le forze dell'ordine hanno acquisito le immagini delle telecamere a circuito chiuso della zona per cercare di ricostruire le ultime ore del ragazzo e capire se fosse da solo quando ha iniziato a stare male sia stato abbandonato in balìa del suo destino. 

Il vicesindaco

 

Sulla vicenda si è espresso, via social, anche il vicesindaco di Genova, Pietro Piciocchi: «Questa mattina leggo i giornali e per prima cosa voglio dedicare un pensiero a questo ragazzo di appena 19 anni, Gabriele, trovato ieri mattina ai giardini Govi in stato di incoscienza e portato all'ospedale di Voltri dove purtroppo è deceduto, ucciso, a quanto si legge, da un micidiale cocktail di alcol e droga.
Una tragedia immane che ci provoca tutti, noi amministratori pubblici in primis, che dobbiamo riflettere ed impegnarci di più per fare in modo che la nostra Città sia più accogliente verso questi ragazzi che cercano consolazioni nella droga e nell'alcol dove invece trovano solo morte, solitudine e distruzione.
Un campanello d'allarme molto grave sullo sfascio educativo di oggi dove la nostra generazione è responsabile di non avere trasmesso alla gioventù ideali, freschezza, voglia di vivere, gioia nell'impegnarsi per gli altri, mentre siamo tutti pervasi da una cultura che esalta l'individualismo estremo, la libertà ad ogni costo e sopra tutto, il consumismo e l'edonismo, l'io e le sue voglie come metro di giudizio di ogni situazione, un mondo in cui ti considerano solo per quello che hai e non per quello che sei: questi sono i risultati.
Una giornata davvero molto triste che mi fa riflettere sul fatto che davvero la nostra società ha bisogno di una rigenerazione spirituale e morale senza precedenti dove il tema dei giovani, delle famiglie, dei bambini, dall'educazione deve essere il primo nell'agenda delle priorità.
Ciao Gabriele, perdonaci perché non siamo stati in grado di vedere oppure, chissà, abbiamo visto e ci siamo girati dall'altra parte».

 

Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Agosto 2022, 22:30
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