Febbre alta, muore in 15 giorni. La famiglia: «Non era mai stato male»
di Annalisa Fregonese
L’INDAGINE
Proprio per indagare a fondo su cosa può averne causato la morte, l’ospedale ha disposto l’autopsia, che è stata eseguita nei giorni scorsi. Adesso si attendono gli esiti. Viene ipotizzata un’epatite fulminante, ma finché non si avrà la certezza dei risultati i medici non si pronunciano. Un epilogo tristissimo, una malattia fulminea che ha strappato il 53enne alle tante persone che lo stimavano e gli erano affezionate. Per primi gli anziani della casa di riposo di Roncadelle, ai quali si dedicava come volontario. Non solo. Vendramini era molto attivo in parrocchia, fedele collaboratore del parroco don Mauro Cettolin, era uno dei ministri straordinari della Comunione, distribuiva le ostie consacrate durante la messa. Era attivo come volontario anche alla scuola materna di Lutrano dove la moglie Liliana lavora come cuoca. Lavorava da Visotto, l’azienda di Motta che gestisce numerosi supermercati nel Triveneto.
L’ULTIMO SALUTO
Il funerale si svolgerà domani alle 15 nella chiesa di San Mansueto a Mansuè. Oggi, alle 19.30 sempre a Mansuè sarà recitato il rosario. Ennio Vendramini lascia la mamma Rosa, la moglie Liliana, i figli Luca e Giulia, molti parenti e amici. Che si stringono intorno alla famiglia, nel ricordo di un uomo benvoluto da tutti.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Febbraio 2020, 10:12
© RIPRODUZIONE RISERVATA