Insulti, telefonate anonime e aggressioni verbali, fino alle minacce di morte: c’è di tutto nella valanga di odio che sta investendo i medici schierati nella battaglia contro il Covid. Tra questi c’è Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano.
Anche lei è finito nella rete degli haters no vax?
«Purtroppo sì. Sono incredulo e dispiaciuto per quel che mi sta accadendo. Era già successo in passato ma mai con questa veemenza».
Come arrivano a lei?
«Hanno il mio numero di telefono, lo fanno squillare a qualunque ora con chiamate anonime, anche e soprattutto di notte. Mi arrivano mail e messaggi, in cui mi accusano di essere un venduto e mi chiedono come faccio a dormire la notte o a baciare i miei figli. Per non parlare delle solite offese sul piano professionale: non sono un vero medico e non sono autorevole. Tagliano i video dei miei interventi in tv e me li inviano per accusarmi di qualunque cosa. Poi ci sono le minacce di morte, ho notato che sono solo scritte: mai a voce».
Ha paura?
«Le direi di no ma a volte mi capita di essere avvicinato da persone che mi vogliono conoscere, con atteggiamenti assolutamente positivi, purtroppo ora comincio a temere che possa esserci qualcuno che lo fa solo per colpirmi».
Diceva che le era già accaduto, quando?
«Qualche anno fa, ad esempio, quando si parlava del vaccino obbligatorio per i bambini contro il morbillo. Quando si parla di bambini si scaldano gli animi».
Hai mai risposto a qualcuno?
«All’inizio, sì. Ho provato a rispondere alle mail ma poi ho capito che è inutile, non vogliono ascoltarti».
Secondo lei, perché?
«Hanno bisogno di un capro espiatorio, hanno paura della realtà e preferiscono pensare che ci sia qualcuno che ha inventato tutto. È un modo per mettere la testa sotto la sabbia».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Settembre 2021, 08:39
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