Sindrome di Prader Willi, cos'è e come si manifesta
Questo il testo della lettera: «La Prader Willi mi ha consumato, distrutto senza forze, ora sento già il secondo mostro che si è impossessato di me. Chiedo scusa alla mia famiglia (tutta) ma non ho la forza per affrontarlo. Mario prendi il comando e già so che lo farai, ciao, grazie Dani ciao Vale scusa, Lalla scusa ciao. Tommi Vittoria nonno va sulla luna. Ciao bambini, ciao studiate. Ciao a tutti quelli a cui ho voluto bene, amici cari. CHIEDO AI POLITICI DI FARE DI PIÙ PER LE FAMIGLIE CON "PERSONE CON HANDICAP". Vittorio Bonaldo».
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Lo zio della Santarelli aveva una figlia, Daniela, con la rara sindrome di Prader Willi: «Da 37 anni era l'ombra di sua figlia, insieme a mia zia era un vero e proprio 'care giver' e dedicava tutte le sue energie alla figlia malata - scrive Elena nel post - Come tutti i care giver, ci si sente lasciati soli (non dalla famiglia). Pochi giorni fa aveva scoperto di essere affetto da una malattia, questo è il secondo mostro di cui parla: questo gesto che ha compiuto pu essere giudicato come atto di vigliaccheria ma non è così».

Nel post la Santarelli posta anche un brevissimo secondo biglietto dello zio, e una foto di quando era ancora vivo. «Un gesto chiaro di un ultimo sacrificio verso la famiglia e verso tutte le famiglie che vivono questa condizione - conclude Elena nel suo lungo post - zio Vittorio era una bella e brava persona, che autava tutti con il sorriso sulle labbra. Vorrei che tutti lo ricordassero per tutto quello che ha fatto prima di compiere questo gesto estremo. Zio voleva che si parlasse della Prader Willi e questo è il mio contributo al tuo volere, zio Vito. Ti vogliamo tutti bene, hai lasciato un grande vuoto. Con affetto, tua nipote Elena».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Luglio 2019, 18:42
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