Pericolo in mare? Ecco il drone-bagnino che lancia il salvagente e recupera il bagnante

Pericolo in mare? Ecco il drone-bagnino che lancia il salvagente e recupera il bagnante

di Paolo Travisi
Altro che salvagente e scialuppe a remi. Il futuro dei bagnini è il drone. Anche in Italia, dove al prossimo Sea Drone Tech Summit di Gallipoli si farà il punto sui nuovi progetti adottabili anche sulle nostre coste. L'utilizzo dei droni, nei casi di salvataggi in mare, si muove in una doppia direzione. Quelli che decolleranno dalla spiaggia per avvistare bagnanti in difficoltà. E quelli che saranno in grado di lanciare salvagenti e canotti gonfiabili. Già la prossima estate dunque, dopo le necessarie sperimentazioni, potremmo vedere i primi droni-bagnini nelle località marine. In Italia e nel resto del mondo infatti, esistono diversi progetti avanzati per un prossimo impiego.

Ai due esempi già citati, se ne aggiungono altri. E' il caso di droni dalle dimensioni più grandi, dotati quindi di motori potenti, che potrebbero intervenire per lo sgancio di gommoni utili al salvataggio di più persone, o addirittura prelevare il bagnante, a rischio annegamento, per riportarlo sulla spiaggia. Un altro progetto, anche più ambizioso, è il drone-scialuppa, o meglio un'imbarcazione senza uomini alla guida, che potrebbe salvare vite umane in condizioni di mare grosso, senza metterne in pericolo delle altre. Sarebbe pilotato completamente da remoto, poiché "in tutto il mondo si stanno studiando sofisticati sistemi a pilotaggio remoto specializzati nel soccorso in mare», spiega l'organizzatore del Drone Summit, Luciano Castro, per il quale “l'uso di queste tecnologie, consente di accelerare i tempi dell’intervento e, in caso di condizioni meteo avverse, di limitare il rischio per il personale di soccorso”.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Luglio 2018, 15:58
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