Spaccio in rete, è boom: raddoppiati gli acquisti online di droghe sintetiche

Spaccio in rete, è boom: raddoppiati gli acquisti online di droghe sintetiche

di Emilio Orlando
Droghe sintetiche prodotte in Cina dagli effetti devastanti, speed, ketamina, speedball, eroina, cocaina prodotta in laboratorio, ma anche il vecchio fumo. Il tutto con "offerte speciali" che partono dai cinque euro più le spese di consegna, gratuite per cifre superiori ai settanta euro, spacciate ed acquistate nel mondo sommerso del deepweb o attraverso applicazioni mascherate da social per incontri e pagate con monete virtuali e Bitcoin per non lasciare traccia.

La consegna a casa, con corriere o in fermo posta presso l’hub o la filiale del vettore di spedizione, ovviamente quest’ ultimo ignaro dei contenuti dei pacchi. Senza recarsi di persona nelle piazze di spaccio all’ aperto e rischiare di essere fermati dalle forze dell’ordine. Il “deep web”, secondo i dati forniti dall’ultimo rapporto della direzione centrale per i servizi antidroga della polizia criminale, è il nuovo “eldorado” per tossici e spacciatori versione 4.0. Il fenomeno riguarda il trenta cinque per cento degli adolescenti.

L’allarme lanciato dalle polizie europee, che quotidianamente monitorano un centinaio di siti sospetti e dediti a traffici di sostanze stupefacenti, riguarda inoltre l’età media degli acquirenti, che compra le dosi on-online. Dai sequestri effettuati, alle dogane dove arriva confezionata in pacchetti “mimetizzati” con diciture che richiamano a prodotti legali, si evince che l’età media del consumatore di droghe sintetiche comprate in rete oscilla tra i 15 ed i 20 anni.

Gli adolescenti, sono stati considerati da sempre, i clienti migliori dagli spacciatori, sin dagli anni ’80, quando per assuefarli al consumo di stupefacenti regalavano Lsd ed eroina in piccole dosi davanti alle scuole o nelle discoteche. Si creavano così i tossicodipendenti che domani la “robba” l’avrebbero poi pagata, spesso con soldi rubati ai genitori o con i primi furti.

Nell’ era di internet, come confermato anche dall’escalation di sequestri, abbiamo assistito in un biennio ad un’impennata vicina al 102 per cento. Una cooperazione tra polizie europee, rivelatasi vincente per contrasto il narcotraffico online, ha portato alla scoperta ed all’arresto degli appartenenti ad un’organizzazione criminale gestita dalle mafie mondiali, che da 100 paesi della terra vendevano droga. La Francia è il primo paese che in Europa per in consumo di droga, l’Italia è al secondo posto. La polizia ha anche tracciato le rotte dei cyber pusher. Le loro sedi fisiche, ove sono installati anche i server, si trovano in Paesi dove generalmente il consumo di droghe leggere è permesso o tollerato, come l’ Olanda, il Belgio, alcune regioni della Cina e del sud America.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Settembre 2018, 13:54
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