Dimessa da pronto soccorso dopo caduta, donna muore in rianimazione
L'indomani la donna si è sentita male. «Vomitava e non riusciva a muovere gli arti. Aveva mancanza totale di equilibrio. Abbiamo chiamato il 118, che l'ha riportata a Villa Sofia in codice rosso, con una richiesta urgente di Tac. È rimasta lì nella shock room per più di 2 ore, in attesa degli accertamenti clinici. Tempo durante il quale mia sorella ha avuto un crollo delle sue condizioni di salute, senza ricevere nessun supporto da parte del personale sanitario e oltretutto senza che io potessi starle accanto, anche per tranquillizzarla e tenerla sveglia.
La Tac è stata eseguita soltanto alle 15:45, e dopo circa 30 minuti mi è stato comunicato che era in atto un idrocefalo con un riversamento e che mia sorella era in gravissime condizioni. L'intervento è stato effettuato alle 17.30 circa». La donna è assistita dall'associazione Siciliae Mundi. La presidente Loredana Novelli sottolinea «la mancanza di attenzione. I familiari non hanno mai parlato con il primario, ma solo con i rianimatori che continuavano a sostenere che la paziente era in pericolo di vita».
Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Settembre 2017, 15:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA