Aveva denunciato un carabiniere per una presunta violenza sessuale avvenuta in caserma: ma secondo i giudici, non ci fu nessuno stupro. Una donna di 37 anni residente a Ravenna è stata condannata ieri per calunnia a un anno e quattro mesi di carcere, con pena sospesa, e dovrà pagare al militare una provvisionale di 5mila euro. A condannarla il gup di Ravenna Andrea Galanti, al termine del rito abbreviato.
Come riferisce la stampa locale, l'imputata era difesa dall'avvocato Alessandro Docimo, mentre il carabiniere, un appuntato scelto di 51 anni originario di Napoli e al tempo in servizio a Ravenna, si è costituito parte civil econ l'avvocato Enrico Ferri. La Procura aveva chiesto l'assoluzione ritenendo che nelle parole della donna potesse non esservi dolo (cioè che lei avesse percepito il rapporto come abuso).
La vicenda, denunciata a dieci mesi dai fatti, risale alla mezzanotte tra il 10 e l'11 gennaio 2018 quando il militare, adducendo questioni investigative, aveva fatto entrare al comando provinciale due donne conosciute poco prima in un bar, tra cui appunto la 37enne.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Maggio 2021, 12:33
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