Cutro, veglia nella notte sulla spiaggia a un anno dalla tragedia: peluche e candele per ricordare le vittime del naufragio

Trecento persone alla cerimonia sulla spiaggia davanti al luogo del naufragio

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Una veglia notturna sulla spiaggia a Steccato di Cutro, nella stessa ora della strage avvenuta un anno fa, quando all'alba si infrangeva su una secca a pochi metri dalla costa calabrese la Summer Love con circa 180 migranti: 94 di loro sono morti, di cui 35 minori, oltre una decina i dispersi.

Circa 300 persone si sono strette attorno ai familiari delle vittime e ad alcuni superstiti. In terra trentacinque peluche sistemati a cerchio con al centro una maglietta bianca con su scritto Kr46M0, la dicitura con cui era stato indicato uno dei bimbi di pochi mesi morto. E poi 94 candele accese a rischiare il buio della notte. 

Alla veglia era presente anche Giovanna di Benedetto, portavoce di Save the Children: «Il 2023 è stato l'anno più letale dal 2017.

Dal 2014 sono oltre 29mila le persone morte o disperse nel Mediterraneo. Ogni bambino, uomo o donna che muore in mare rappresenta un fallimento per l'Unione Europea».

È tornato sulla stessa spiaggia di un anno fa anche Luciano Vincenzo, uno dei primi pescatori intervenuti nei soccorsi, che non riesce più a uscire in barca dopo quella notte: «Ho provato ad andare in mare ma non riesco. Mi vengono dei brutti ricordi, rivedo gli occhi aperti di quei bambini in acqua. Allora ho smesso anche di andare al mare».

Alle 4,30, ora della tragedia, la madre di due bimbi che hanno perso la vita ha gettato in mare una corona di fiori. Le famiglie di vittime del naufragio ed alcuni superstiti faranno una causa civile risarcitoria nei confronti del governo per omissione di soccorso e per i danni subiti in conseguenza della tragedia


Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Febbraio 2024, 12:18
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