Coronavirus, Vaia (Spallanzani): «Colpisce anche il cuore»

Coronavirus, Vaia (Spallanzani): «Colpisce anche il cuore»
«Da quello che abbiamo potuto riscontrare finora dagli esami autoptici condotti allo Spallanzani, le vittime di Covid-19 muoiono per scompenso cardiorespiratorio». A parlare sul Corriere della Sera” dello studio condotto in collaborazione con Franca Del Nonno, responsabile di Anatomia patologica, e Nicola Petrosillo, direttore del Dipartimento clinico, è Francesco Vaia, direttore sanitario dell'Istituto Spallanzani, specializzato in malattie infettive.

«Tutti i pazienti - spiega - presentano una polmonite bilaterale interstiziale associata ad una vasculite, ovvero una forte infiammazione dei vasi sanguigni. Inoltre sia il cuore che i polmoni vanno in fibrosi. Che vuol dire che si ispessiscono e si affaticano fino a che non reggono più». Ed è per questo che molti parlano dell'utilità di una terapia con l'eparina, concorda l'esperto.

«Ma voglio innanzitutto ricordare una cosa - precisa - che questo è un virus che stiamo studiando adesso e che la cosa importante è che le persone guariscano.
Comunque all'inizio, con i primi pazienti che ci siamo trovati a trattare, ovvero i due turisti cinesi di Wuhan, abbiamo usato degli antivirali combinati e l'azitromicina che è un antibiotico, ma lo abbiamo utilizzato per la sua azione antinfiammatoria. Su chi è ricoverato in terapia intensiva è invece molto efficace» l'antivirale
remdesivir.
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Aprile 2020, 12:39
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