Coronavirus, Gimbe: «Dpcm ormai vecchio per alcune Regioni, necessari lockdown in alcuni territori

Coronavirus, Gimbe: «Dpcm ormai vecchio per alcune Regioni, necessari lockdown in alcuni territori

Il nuovo Dpcm è già vecchio. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, si rivolge ai Presidenti delle Regioni e ai sindaci chiedendo che vengano attuate misure più restrittive in alcuni territori, visto che la situazione dei contagi sta degenerando molto rapidamente. 

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L'appello arriva dopo i dati del monitoraggio dell'ultima settimana. Oltre alle misure restrittive prese dal governo, secondo il Gimbe, sarebbe il caso di mettere in atto piccoli lockdown locali per evitare che i contagi possano estendersi ulteriormente. Il presidente della Fondazione sostiene che sia necessario intervenire in modo tempestivo per arginare i focolai ed evitare che gli ospedali tornino ad avere difficoltà nel gestire i pazienti.

Sono 35.204 i nuovi casi, più del doppio rispetto alla settimana precedente. A livello nazionale l’incremento percentuale dei casi totali è del 10,7%.

Per quanto riguarda il tracciamento i dati sono molto variabili. L’incremento del rapporto positivi/casi testati passa dal 4% al 7%, prova che il virus circola in maniera sempre più sostenuta. Il valore superiore al 6% in quasi tutte le Regioni dimostra un sovraccarico nel tracciamento e isolamento dei focolai e richiede un potenziamento urgente dei servizi territoriali deputati alle attività di testing & tracing.

Dati alla mano si vede come in alcune Regioni la situazione stia peggiorando rapidamente e in queste aree i provvedimenti presi dal Dpcm sono ormai insufficienti, per questo sarebbero necessarie misure più restrittive, e a tal riguardo la proposta è proprio quella di chiusure totali limitate e brevi, necessarie per evitare lockdown più diffusi. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Ottobre 2020, 13:30
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