Il direttore di Rianimazione di Bergamo: «Ora arrivano pazienti più giovani, dai 40 ai 45 anni»

Il direttore di Rianimazione di Bergamo: «Ora arrivano pazienti più giovani, dai 40 ai 45 anni»

di Emiliana Costa
Coronavirus, il direttore di Rianimazione di Bergamo: «Ora arrivano pazienti più giovani, dai 40 ai 45 anni». Come riporta il Corriere della Sera, Luca Lorini, direttore dell’Unità di Anestesia e rianimazione 2 dell’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo, in un’intervista a Rai News24 ha ribadito a tutti che non bisogna uscire di casa.

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«La gente deve capire - ha affermato Lorini - che deve stare a casa. È l’unico modo per vincere questa
battaglia. Le terapie intensive sono sotto pressione, soprattutto a Bergamo, dove abbiamo picchi enormi. Il tipo di paziente sta cambiando, è un po’ più giovane, ha dai 40 ai 45 anni, e un po’ più complicato. Stanno arrivando persone che si sono ammalate sei o sette giorni fa e si sono curate a casa, ma poi le condizioni sono diventate sempre più critiche. Qui abbiamo 88 posti letto di terapia intensiva, di cui 60 sono occupati da persone in terapia intensiva per Covid-19. Circa 45 persone sono intubate, le altre hanno caschi Cpap o sistemi meno invasivi. Dall’inizio dell’epidemia abbiamo dimesso nove pazienti. Ne dimettiamo due o tre al giorno, ma ne rientrano cinque o sei al giorno
». (aggiornamenti di oggi giovedì 12 marzo).

Conclude il medico: «Ce la faremo sicuramente, tra un po’ questo sarà un ricordo che se sapremo capaci a sfruttare ci insegnerà un sacco di cose sul futuro. Bisogna che ognuno faccia il proprio mestiere, partendo dai dottori e dagli infermieri che fanno sempre il loro mestiere». Lorini invita le persone a ricordarsi del personale sanitario non solo adesso «ma anche dopo».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Marzo 2020, 21:36
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