Coprifuoco a mezzanotte, lo chef di Iorio: «Da stasera gli italiani torneranno ai tavoli, sono stati mesi terribili»

Coprifuoco a mezzanotte, lo chef di Iorio: «Da stasera gli italiani torneranno ai tavoli, sono stati mesi terribili»

di Valeria Arnaldi

Il coprifuoco, da stasera, slitta di un'ora, passando dalle 23 alle 24, nella zona gialla, in attesa del 21 giugno, quando sarà eliminato. Un cambiamento significativo per la ristorazione.


Giuseppe Di Iorio, chef stellato, di Aroma Restaurant, nella Capitale, quanto è importante lo slittamento del coprifuoco?


«È fondamentale, era quello che desideravamo tutti e che abbiamo chiesto a gran voce. L'italiano non viene a cena prima delle 20.30. Il nuovo orario consente finalmente di fare un percorso gourmet, senza che il cliente abbia l'ansia di dover andare via. Ci aspettiamo un numero più alto di presenze. E già dalla prima sera».

Questi mesi, dall'inizio della pandemia, sono stati molto duri per il settore.


«Sì, è stato il più penalizzato. Nel nostro lavoro, c'è bisogno di programmare. La parte più dura è stata la costante incertezza: l'apri-chiudi, le difficoltà per motivare i ragazzi. E poi come si potevano fare gli approvvigionamenti? Si andava fuori di testa. Se ripenso al Natale scorso sì, certo, lo abbiamo passato in famiglia, che nel nostro settore è molto difficile, ma non sapevamo come sarebbe stato il domani. C'erano tante problematiche.

Non era davvero lo stato d'animo giusto».


Quali soluzioni ha sperimentato, nel tempo, per mantenere viva l'offerta?


«Né delivery, né asporto. Sono adatti ad altri tipi di ristorazione, non per la cucina gourmet. Inviando un piatto di pasta con le vongole, da rigenerare a casa, si sarebbe potuto rischiare di fare più danni che altro. Nel weekend abbiamo adottato la formula della cena con camera in omaggio. Ha funzionato, ma venerdì e sabato, non gli altri giorni. Ci ha permesso di non arrugginirci».


Quanto tempo occorrerà per riprendersi?

«Emotivamente, siamo pronti. Economicamente, servirà sicuramente tempo. È stato un disastro, un vero bagno di sangue. Basta guardare ai numeri nazionali. Una settimana fa, erano state chiuse oltre ventiseimila attività. Oggi, se mi si chiede quale sia l'utensile più usato in cucina, dico la bilancia. Non ci può essere più alcuno spreco».

Teme nuove restrizioni, dopo l'estate?


«La paura c'è, abbiamo visto che in estate il virus rallenta e in inverno va più veloce. Confidiamo nel vaccino, siamo fiduciosi. Il timore però è dietro l'angolo, perché quest'anno e mezzo ci ha fatto davvero tanto male».


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Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Giugno 2021, 15:31
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