Padre suicida, il fratello: "Liti con le figlie ma nient'altro. Era bello, non aveva bisogno di fare quelle cose lì..."

Padre suicida, il fratello: "Liti con le figlie ma nient'altro. Era bello, non aveva bisogno di fare quelle cose lì..."
«Mio fratello era a pezzi. Mi aveva detto di aver litigato con le figlie. Tornavano tardi, alle 3 di notte. Ma non c'era altro: quelle bambine le abbiamo cresciute qui. Forse c'era qualche bisticcio con la moglie. Ma erano appena stati insieme al Sud a raccogliere le olive». Lo racconta, in un'intervista a Repubblica, il fratello dell'uomo di Cassino che si è suicidato dopo l'accusa di abusi emersa in una tema della figlia quattordicenne

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Il tema «non riusciva a spiegarselo. Viveva con quel braccialetto che squillava sempre. Era rotto. Un incubo. Poi ha letto la notizia su Fb. All'inizio non gli ha dato peso. Poi... La moglie lunedì è venuta qui. Urlava, piangeva. Diceva di averlo provato a cercare tutta la mattina». 

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Dopo l'allontanamento da casa, il 23 dicembre scorso, «aveva preso a dormire in auto, parcheggiato vicino alla chiesa dove poi si è tolto la vita. Era rimasto senza un soldo. Poi l'ho accolto io», racconta. «Ora mi manca. Mi ricordo noi due da giovani in Irlanda a vendere fish and chips. Lui rispettava le donne, mia moglie può confermarglielo. E poi era bello. Non aveva certo bisogno di fare quelle cose lì».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Gennaio 2018, 12:36
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