Cadice, gli studenti italiani: «Ci hanno aggrediti, è stata legittima difesa»

Cadice, gli studenti italiani: «Ci hanno aggrediti, è stata legittima difesa»
C'è anche lo zio di uno di loro a difendere gli studenti Erasmus italiani arrestati in seguito alla violenta rissa avvenuta a Cadice, in Spagna. Cipriano Di Puorto, avvocato penalista, ha già spiegato la posizione del nipote Emilio ed ha annunciato che oggi incontrerà il console italiano per una conferenza stampa: «Mio nipote non è un mostro, come è stato scritto dai social. Invocheremo la legittima difesa e l’alterazione psicofisica per effetto dell’alcol».

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«Sono fiducioso nella magistratura locale - continua - perché ha già ricostruito bene quello che è successo in discoteca la scorsa settimana. Questa mattina ho parlato con il giudice che giustamente sta aspettando che si riprenda il ragazzo ferito per il quale, posso già anticipare, che ieri è uscito dal coma e sta in netta ripresa. Ma quello che puntualizzeremo domani nel corso della conferenza stampa sono due concetti. Il primo è che il ragazzo ferito, tre giorni prima, era stato scarcerato perché protagonista di un’altra rissa». Lo riporta l'AdnKronos.

«Ma soprattutto chiariremo che il primo tempo della rissa è stato nel locale, quando un gruppo di spagnoli tra cui il giovane che poi rimarrà ferito, è  stato cacciato dalla discoteca perché alcuni di loro avevano litigato con gli italiani. Lo hanno testimoniato pure i buttafuori. Poi quando la notte gli italiani, compreso mio nipote, sono usciti dal locale, il gruppo di spagnoli li ha attesi al varco. Emilio ha preso a calci la vittima perché il ragazzo aveva prima colpito gravemente sia lui che l’amico Dario Bordoni. Quindi appena si è ripreso dal pugno si è difeso e gli ha sferrato il calcio. Chi ha fatto il video con il telefonino purtroppo ha ripreso solo il gesto finale di Emilio non quello precedente».

«Secondo punto - aggiunge il penalista – la famiglia di Emilio è comunque pronta a prendersi le responsabilitàdel gesto di mio nipote. Quindi si sta mettendo in contatto con i genitori per chiedere scusa e risarcire il danno. Mio nipote non è un violento, studia con l’Erasums, è un assistente di diritto amministrativo con un noto professore dell’università di Cadice, il prof Ignacio Gutièrrez. Non è la persona aggressiva che è stata descritta».

Sono stati riascoltati dalla magistratura spagnola anche gli altri tre giovani italiani fermati dalla polizia nazionale di San Fernardo e subito rilasciati Dario Bordoni (24 anni), Luca Maicon Vinicius Bellavia (22 anni) e Nicola Iannetta (21 anni compiuti solo pochi giorni fa).
«Speriamo che nel corso del riesame il giudice possa derubricare il reato da lesioni gravi e lesioni semplici così che Emilio possa essere rimesso in libertà», conclude l'avvocato Di Puorto.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Maggio 2019, 10:59
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