Brasile travolto dalla Dengue
1,5 milioni di casi, 1250 morti

Cresce l’allarme internazionale, stretta sui controlli in porti e aeroporti

Brasile travolto dalla Dengue 1,5 milioni di casi, 1250 morti

di Lorena Loiacono

La dengue ora fa paura: la curva dei contagi e dei decessi si sta spaventosamente alzando. Il Brasile è sotto assedio, tra Stati federati che dichiarano lo stato di emergenza e aeroporti internazionali che decidono di alzare le misure di sicurezza. Nel 2024 sono già 1,5 milioni i casi di dengue in Brasile e le morti in tutto sono 1250: i decessi già confermati sono infatti 450 mentre sono in corso gli accertamenti su altre 800 morti sospette.

Numeri più che allarmanti: di fatto dal 1° gennaio scorso ad oggi il Brasile ha registrato 20mila contagi al giorno. In tutto il 2023, i casi erano stati 1.658.816. Quest’anno invece la crescita è esponenziale e le proiezioni del ministero prevedono che i contagi potrebbero raggiungere anche i 5 milioni. Per questo diversi Stati brasiliani, come Rio Grande do Sul, Rio de Janeiro, San Paolo e il distretto federale di Brasilia, hanno decretato lo stato d’emergenza e il governo del Guatemala ha decretato lo stato di allerta epidemiologica con 7mila casi e tre decessi. Anche il Perù ha dichiarato lo stato di emergenza in diverse zone del Paese mentre si registrano numerosi focolai anche in Argentina.

Intanto proseguono le campagne per cercare di evitare il proliferare della zanzara che veicola il virus, la Aedes Egypti. In Italia e prevista anche una stretta sui controlli in porti e aeroporti da parte del personale Usmaf-Sasn, degli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera, per aumentare le disinsettazioni degli aerei e delle navi comprese quelle da crociera. È al vaglio anche la possibilità di effettuare test rapidi in aeroporto per chi arriva da zone a rischio. Al momento non c’è emergenza, ma si moltiplicano gli sforzi per gestire l’ingresso di persone che arrivano dai Paesi a rischio: nel 2023 in Italia ci sono stati 362 casi di dengue, tra cui solo 82 autoctoni e tutti gli altri di importazione dall’estero. E per il 2024 i dati più recenti, riferiti dal ministero della Salute a fine febbraio, parlano di 48 casi tutti importati.

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Marzo 2024, 06:00