Conte: «Autostrade tornerà allo Stato». Benetton fuori dalla gestione, la società sarà una public company

Conte: «Autostrade tornerà allo Stato». Benetton fuori dalla gestione, la società sarà una public company

di Alessandra Severini
Niente revoca della concessione ma un forte ridimensionamento della presenza della famiglia Benetton e, di fatto, una nazionalizzazione della società che gestisce le autostrade italiane. Sei ore di riunione notturna hanno finalmente definito l'affaire Autostrade che si trascinava ormai da due anni: Atlantia uscirà gradualmente da Aspi e Cassa depositi e prestiti entrerà nel capitale con una partecipazione del 30-33%. Nascerà così una nuova public company che verrà quotata in Borsa. Il percorso potrebbe durare dai 6 mesi a un anno: i Benetton scenderanno al 10-12% dell'azionariato, perdendo anche la rappresentanza nel cda e si avrà un'ulteriore diluizione in coincidenza con la quotazione in Borsa di Aspi.



L'accordo prevede anche 3,4 miliardi di risarcimenti e «l'accettazione della disciplina tariffaria introdotta dall'Autorità di regolazione dei trasporti con una significativa moderazione» delle tariffe. Aspi rinuncia inoltre alle azioni giudiziarie e ai ricorsi intrapresi in relazione alle attività di ricostruzione del ponte Morandi e alle delibere di regolazione delle tariffe. Alla notizia dell'accordo, il titolo Atlantia della famiglia Benetton ha reagito con vigore arrivando a guadagnare oltre il 22%.
Esulta il premier Conte che parla di «pagina inedita» della storia italiana. «Per la prima volta il governo ha affermato un principio, in passato calpestato: le infrastrutture pubbliche sono un bene pubblico prezioso, che deve essere gestito in modo responsabile, garantendo la piena sicurezza dei cittadini e un servizio efficiente».

Nella maggioranza tutti cantano vittoria anche se una fronda dei 5 stelle rumoreggia e critica Luigi Di Maio che invece si è speso per l'accordo. Lui esulta su Facebook ma avverte: ce l'abbiamo fatta, ma la revoca non è esclusa, prima devono arrivare buoni risultati nella nuova gestione». Diversa la posizione di Italia Viva che aveva sempre ostacolato l'idea della revoca della concessione: «Lo avevamo detto e ripetuto più volte, non era una soluzione praticabile. Si poteva fare meglio e prima». Parla di una scelta che «mette la sicurezza e l'interesse pubblico prima di tutto» il segretario dem Zingaretti che suggerisce ora una soluzione analoga per l'ex Ilva.
Feroci invece le critiche delle opposizioni. «Un altro cedimento dei 5 stelle al Pd, solo per salvare la poltrona tuona la Lega - I genovesi non dimenticheranno, lo vedranno al voto di settembre». Critica la nazionalizzazione anche Mariastella Gelmini capogruppo di Forza Italia che fa notare: «I grillini parlano di una loro vittoria ma in Borsa la società dei Benetton vola e allora capisci che le cose non stanno proprio come le raccontano i 5 Stelle».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Luglio 2020, 08:38
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