Aggessioni ai medici: nasce telefono rosso per violenza in corsia

Aggessioni ai medici: nasce telefono rosso per violenza in corsia
«Gli ospedali italiani sono un vero e proprio Far West, i nostri medici non sono più al sicuro». Massimo Tortorella, presidente del Gruppo Consulcesi, network che lavora a fianco dei medici, interviene dopo l'aggressione alla dottoressa di Crotone e lancia il telefono rosso: un pronto soccorso telefonico per la violenza in corsia. Chiamando gratuitamente il numero 800620525 attivo tutti i giorni 24 ore su 24, i camici bianchi che si sentono in pericolo o hanno subito aggressioni e minacce, anche attraverso i social potranno trovare supporto umano e legale, e con la possibilità di rimanere del tutto anonimi. «A fianco del Tribunale del Malato - propone Tortorella - è il momento di istituire un Tribunale del Medico. Perché le vittime delle inefficienze del Sistema sanitario nazionale non sono solo i pazienti, ma anche chi è costretto a lavorare in condizioni di disagio, sovraffollamento, mancanza di personale e senza le misure minime necessarie per la sicurezza». «La dottoressa di Crotone, come tanti suoi colleghi, non è stata vittima dell'imprevedibilità di uno scatto d'ira - afferma - ma di un desolante contesto dove i medici sono lasciati soli e inascoltati». Secondo dati della Fiaso, Federazione di Asl e Ospedali in 2 casi su 3 non viene presentata alcuna denuncia: «Spesso per paura di ritorsioni - conclude - ma anche a causa del senso di sfiducia e rassegnazione ormai generalizzato negli operatori sanitari costretti a lavorare praticamente in trincea».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Dicembre 2018, 20:45
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