Il dramma del papà: ha provato a nuotare e a salvare i figli. Ha provato a nuotare e a salvare i figli, vedendo che erano in difficoltà, il padre dei due ragazzini di 11 e 14 anni morti in mare nella zona della stazione di Tollo, ad Ortona, nel Chietino. Secondo le testimonianze, l'uomo, forse a causa di un malore o del mare agitato, non è riuscito a raggiungere i figli ed è stato tratto in salvo. Assistito sul posto dal 118, per il genitore non è stato necessario il trasporto in ospedale: è rimasto in spiaggia ed ha seguito le operazioni di ricerca e recupero. I corpi sono stati individuati e recuperati dai sommozzatori dei carabinieri e dei Vigili del Fuoco di Roseto degli Abruzzi (Teramo) intervenuti con un gommone attrezzato per le ricerche in mare. Le immersioni si sono concentrate nei pressi della scogliera artificiale nel tratto di mare antistante lo chalet 'Punto Verde'. I sommozzatori hanno individuato prima il corpo di uno dei due, a circa tre metri di profondità, e poi quello del fratello. L'attività di ricerca in mare è stata coordinata dalla Direzione Marittima di Pescara.
Il 25enne straniero stava facendo il bagno a Jesolo, all'altezza della torretta 17 di via Bafile, quando è scomparso in mare.
La richiesta di soccorso da parte di alcuni bagnanti è arrivata ai vigili del fuoco alle 14.50. Sono in corso le ricerche dei vigili del fuoco di Jesolo, che sono intervenuti sia con l'elicottero che un'imbarcazione. Sui due mezzi ci sono i sommozzatori.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Agosto 2019, 11:17
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