Tamponi a Malpensa, l'assessore del Lazio D'Amato: «Scelta incredibile, con i controlli a Roma abbiamo aiutato tutta l'Italia»
Malpensa, tamponi solo ai residenti in Lombardia. Scoppia la bufera e arriva il dietrofront
LE DEROGHE
Entro 48 ore? Macché. Per evitare che attorno ad ospedali e drive-in sanitari si snodassero code per centinaia di metri, la Regione Lombardia ha delegato tutta la procedura a una piattaforma online. Tocca inserire nome e cognome, dichiarare il paese della vacanza, ed ecco un elenco di opzioni: «Se vuoi prenotare direttamente il tuo tampone - si legge sulla schermata - scegli la prima data in cui sei disponibile». La prima possibilità supera di poco le 48 ore dal viaggio, l’ultima è addirittura 8 giorni dopo lo sbarco. Un ragazzo rientrato domenica pomeriggio, il 23 agosto, da Santorini mostra lo screenshot: tra le date disponibili, ecco «lunedì 31/08/2020». Otto giorni dopo, appunto. Nell’attesa, in Lombardia, non c’è l’obbligo di quarantena. Potrebbe andare ovunque. Lo ha deciso un’ordinanza regionale firmata dal governatore Attilio Fontana a Ferragosto, tre giorni dopo il provvedimento di Speranza.«In luogo dell’isolamento fiduciario, in attesa di sottoporsi al test», si legge, chi torna dai paesi come Grecia e Spagna ha solo l’obbligo di «attenersi all’osservanza rigorosa delle misure igienico-sanitarie», come indossare la mascherina. E limitare «allo stretto indispensabile gli spostamenti, con particolare riguardo a comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute». Di fatto, ci si può muovere senza restrizioni. È la stessa ordinanza di Fontana ad ammettere gli affanni: «Si sono registrate questioni operative concrete in applicazione» dell’obbligo di quarantena previsto dal Ministero della Salute, che prevede appunto l’auto-isolamento fino a quando non si ha in tasca un certificato con scritto: «Negativo».
DAI PRIVATI
L’Ats di Milano-Città metropolitana spiega che, con l’ondata di rientri di fine agosto, le lunghe attese sono inevitabili. E segnala agli utenti la possibilità di effettuare il tampone al di fuori del Servizio sanitario regionale. Cioè dai privati, a pagamento. «Sono tornato dalla Grecia e il primo appuntamento disponibile era dopo cinque giorni - racconta Fabio L. - Così, per necessità di lavoro, ho fatto il test privatamente: 90 euro, non rimborsabili, risultato in due giorni. Non avevo altra scelta, non potevo aspettare». Molti viaggiatori in arrivo dalle zone a rischio si rassegnano alle code - durata media: due ore e mezza - per effettuare il controllo in aeroporto, almeno evitano di pagare.
MANCANO MEDICI
Nei primi tre giorni a Malpensa sono stati effettuati 4.200 tamponi, ieri altri 3.200.
A Linate sono stati eseguiti 760 tamponi in due giorni; accanto alla fiera di Bergamo, altri 600 test per i passeggeri atterrati ad Orio al Serio. Nel frattempo si cercano medici per rafforzare le squadre incaricate dei prelievi: a Malpensa sono dovute arrivare truppe di camici bianchi dal Piemonte.
Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Agosto 2020, 11:42
© RIPRODUZIONE RISERVATA