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Bergamo: 50 medici contagiati. «Vorremmo far rilevare - si legge nella lettera - che in molte zone il numero dei medici infettati sta diventando significativo. In Lombardia vi sarebbero centinaia di professionisti della salute contagiati e nel bergamasco il numero dei medici infettati ha superato le 50 unità. Tale grave situazione non può che compromettere l'efficacia dell'assistenza sanitaria, resa ancora più drammatica dalla carenza di medici».
L'Assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, rileva Anelli, «ha affermato, una settimana fa, che il 12% dei contagiati erano operatori sanitari. La stessa Fnomceo ha pagato un tributo altissimo, con la perdita di Roberto Stella, Responsabile Area Formazione. Cosa stiamo aspettando? Di questo passo non solo non ci saranno abbastanza medici per assistere tutti, ma gli stessi sanitari diventeranno, loro malgrado, veicolo d'infezione. Sono necessarie nuove misure che regolamentino l'attività dei medici negli ambulatori, per la tutela della salute dei professionisti e di tutta la popolazione».
Quindi, prosegue Anelli nella lettera, «la richiesta che ci appare, oggi, ineludibile, è consentire ai professionisti di cautelare innanzitutto se stessi per continuare a costituire una risorsa per il Paese oggi più che mai indispensabile. Lo sforzo che ci attendiamo come professione dal nostro Governo è contare su dispositivi di protezione da consegnare ai nostri medici per proteggere loro stessi e gli altri. Depauperare una forza professionale in questo momento al limite delle umane possibilità è un rischio che non ci possiamo permettere.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Marzo 2020, 21:55
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