Il boom delle buone notizie sul web: «Basta paura, la gente vuole la felicità»

Il boom delle buone notizie sul web: «Basta paura, la gente vuole la felicità»

di Enrico Chillè
Bad news is good news, recita un caposaldo della tradizione giornalistica anglosassone. Eppure le cosiddette cattive notizie (come tragedie, storie e vicende di cronaca nera) sembrano pagare maggiormente da un punto di vista editoriale.

Non la pensa così, però, Mauro Gatti, artista e grafico italiano 40enne, che ha ideato un sito - The Happy Broadcast - supportato anche da una pagina Facebook e un account Instagram con oltre 40mila follower, in cui vengono raccolte solo le notizie più positive da tutto il mondo. Dalle notizie più importanti a livello globale (si pensi all'importanza geopolitica del disgelo tra le due Coree o sulla pace tra Etiopia ed Eritrea), si passa a quelle meno conosciute ma anche più curiose (come ad esempio la produzione di birra col pane avanzato).
Mauro Gatti, nato a Palazzolo sull'Oglio (Brescia) ma residente da quattro anni a Los Angeles, seleziona le buone notizie e crea immagini ad hoc per vestire le notizie anche dal punto di vista grafico. «I media si focalizzano troppo sulla negatività, allo scopo di generare una paura che ci rende diffidenti e ci isola. Più abbiamo paura, più rinunciamo ai nostri diritti e alla nostra privacy» - spiega Mauro Gatti -. Siamo condizionati dalla negatività nella vita di tutti i giorni e rischiamo di diventare sempre più cinici. Per questo credo sia importante portare una ventata di aria fresca, di positività».



Italiano ma ormai californiano d'adozione, Gatti riceve continui feedback dopo la sua scelta: «Ero stanco e stressato dal leggere solo cattive notizie. Negli Usa, ad esempio, sette persone su dieci soffrono di news fatigue. Proprio per combattere questo stress da notizie negative, ho deciso di condividere la positività. Nel notiziario che curo non c'è alcun risvolto economico, investo tempo per essere più felice e provare a rendere felici gli altri. Tutto è in lingua inglese per raggiungere un pubblico vasto, ma sto pensando di introdurre anche lo spagnolo».
A proposito dei temi affrontati, Gatti spiega: «Quelli di maggior successo riguardano diritti umani, cibo, ambiente e diritti degli animali. Cerco comunque di spaziare il più possibile, l'importante è trovare storie che diano ottimismo e positività».
Amante dei cani e della pizza, da italiano doc Gatti ammette di avere la fobia per la pizza all'ananas e parla così del Belpaese: «Vedo confusione, soprattutto per quanto riguarda innovazione e giovani. Ma mi manca, sempre».

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Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Gennaio 2019, 08:52
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