Caso "impresentabili", De Luca presenta
denuncia-querela nei confronti di Rosy Bindi

Caso "impresentabili", De Luca presenta ​denuncia-querela nei confronti di Rosy Bindi

di Alessandra Severini
ROMA - Le elezioni regionali lasciano una scia di polemiche e veleni. Nel Pd rimane l’ira dei renziani contro la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi, per la pubblicazione della lista degli impresentabili a poche ore dal voto.





Vincenzo De Luca, vincitore in Campania e presente in quella lista, ha annunciato una denuncia-querela nei confronti della Bindi per diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali, abuso d’ufficio. La presidente della commissione Antimafia, bersaglio di accuse feroci da parte dei colleghi di partito, alza le spalle: «È un atto puramente strumentale, che ha scopi diversi da quelli che persegue la giustizia e che pertanto non mi crea alcuna preoccupazione».

Ma non è solo la querelle De Luca ad innervosire il Pd. La brutta sconfitta in Veneto e soprattutto la perdita della Liguria ha rinvigorito le spaccature all’interno del partito.



Mentre anche fra i renziani scatta la caccia ai responsabili, alla sinistra del Pd, dopo la prova generale in Liguria, Pippo Civati è pronto a varare un nuovo soggetto politico. Si chiamerà “Possibile” e sarà presentato il 21 giugno a Roma. Così, la direzione nazionale Pd prevista per lunedì prossimo si prevede infuocata. Oltre ai rapporti interni, verrà analizzata la consistente perdita di voti un po’ in tutte le Regioni e l’avanzata del populismo leghista. Renzi è pronto a lanciare un’operazione di rinnovamento dei vertici del Pd, nazionali e locali. Dal Nazareno fanno comunque notare che il risultato (5 Regioni al centrosinistra su 7) va letto come una vittoria. La ministra Maria Elena Boschi parla di «una conferma che la nostra guida è salda».



Da Forza Italia, tonificata dalla vittoria ligure, il capogruppo Renato Brunetta attacca invece il premier: «Questa tornata elettorale segna la fine irreversibile del renzismo come corsa irresistibile a prendersi tutto». Il centrodestra però deve fare i conti con lo strapotere di Salvini che punta senza nasconderlo alla leadership nazionale. «Se si votasse adesso la Lega si presenterebbe da sola - dice il leader del Carroccio - A Bruxelles Renzi e Berlusconi sono alleati».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Giugno 2015, 07:39