Niente lavoro a chi non parla tedesco,
albergatori in crisi di "vocazioni"

Niente lavoro a chi non parla tedesco, ​albergatori in crisi di "vocazioni"

di Giò Alajmo
VENEZIA - L’allarme arriva dagli alberghi del litorale veneziano: ai colloqui per coprire posti di lavoro disponibili in campo alberghiero, da receptionist a front office a booking, è frequente trovarsi di fronte giovani qualificati, con tanto di certificazione bilingue, diploma, studi, preparazione, nonostante dichiarino di conoscere il tedesco - qualità indispensabile in un’area in cui la clientela tedesca rappresenta il 90 per cento - all’atto pratico non sono in grado di sostenere una conversazione adeguata alle necessità. "A tutt’oggi, riferisce il responsabile commerciale di un hotel di Bibione, non siamo ancora riusciti a coprire un ruolo nella nostra struttura".



E questo in tempo di crisi, in cui si lamenta la scarsità di posti disponibili per giovani qualificati, certamente lascia perplessi, anche perchè in Italia e nel Nordest in particolare, il turismo è attività vitale e prospera.

«Non vale solo per il tedesco - spiega Marco Michielli, presidente di Federturismo - ma è anche più facile trovare un rumeno che parli correntemente inglese meglio di un italiano, mentre è più facile trovare ragazzi italiani che parlino spagnolo perchè magari vanno in vacanza dove lo si parla».



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Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Febbraio 2014, 09:45