MAMMA SCHWAZER: "ALEX ERA DISPERATO".
GRILLO: "LUI CAPRO ESPIATORIO" -FOTO

MAMMA SCHWAZER: "ALEX ERA DISPERATO". GRILLO: "LUI CAPRO ESPIATORIO"
BOLZANO - Io penso che se mio figlio ha preso quella roba l perch era disperato. Perchè era entrato in un buco nero e non sapeva più come uscirne». Così Marie Louise Schwazer parla dello scandalo doping che ha investito il figlio Alex. «Di quello che aveva fatto nessuno di noi a casa sapeva nulla», dice al numero di Oggi in uscita lunedì. «Ma io l'avevo capito già prima che venisse fuori la notizia che qualcosa non andava: subito dopo il prelievo Alex era sparito, siamo stati una settimana senza notizie, un incubo. E io lo dicevo a mio marito: se Alex non mi risponde al telefono vuol dire che è successo qualcosa». La signora Schwazer racconta anche i mesi precedenti alla scelta di doparsi: «Erano mesi che era in crisi, che aveva paura di non farcela. Due settimane fa è venuto da me: piangeva e diceva che gli faceva male tutto, la coscia, il bacino, era disperato». «Piangeva e diceva: 'Io non ce la faccio più mamma, questa non è una vita, è un calvario. Non posso nemmeno andare a mangiare una pizza con gli amici, bere una birra, perchè se esco sono tutti lì subito a guardare, a criticare. Ho una medaglia, ma non ho più una vita. Andrà male, lo sento. E se va male mi butto giù, io mi butto giù»', racconta ancora. «Alex ha sbagliato. Ma in tanti non avrebbero mai ammesso cosa avevano fatto, lui invece è stato sincero fino in fondo. Ieri l'ho guardato negli occhi e gli ho detto: 'Ora basta piangere, riprenditi la tua vita, vai in discoteca, fatti degli amici. Se gli sponsor rivogliono indietro i loro soldi ridaglieli, va bene così: la macchina ce l'hai, sei a casa con noi, non ti serve nient'altrò. Per fortuna ha tante persone intorno che gli vogliono bene», conclude. «Cosa farà? 'Voglio cercarmi un lavorò, mi ha detto. 'Una cosa che faccio per otto ore e poi ho finito. E posso viverè».



"PROVATO MA REAGISCE" «Alex è molto provato, ma regge il colpo meglio del previsto». Lo dice il legale di Schwazer, avv. Gerhard Brandstaetter, interpellato dall'ANSA. «Alex è probabilmente il primo e unico atleta che ha subito ammesso le sue colpe, senza cercare strane scuse. Trovarsi ora però davanti ai rottami di 20 anni di fatica e sudore comunque non è facile». L'atleta «sta ricevendo innumerevoli messaggi di solidarietà», ma è «irritato» per le critiche e i dubbi di alcuni giornali sulla versione data in conferenza stampa.

Nei prossimi giorni il marciatore sarà sentito in procura a Bolzano, la data - ha sottolineato il suo legale - non è stata ancora fissata. I magistrati vogliono sentire da lui le modalità di acquisto dell'Epo e chiarire se effettivamente non ci siano stati intermediari e fornitori coinvolti, come sostenuto da Schwazer.



GRILLO: "NON HA AGITO DA SOLO" «Non credo che Alex Schwazer possa essere entrato in una farmacia di Antalya e aver messo sul bancone 1. 500 euro per comprare l'eritropoietina per doparsi. Il tutto dopo essersi 'informatò su internet. Ma neppure alle Olimpiadi di Paperopoli potrebbe succedere. Il ragazzo mi sembra un capro espiatorio che assume su di sè, per motivi che non conosco, ogni responsabilità». Così Beppe Grillo sul suo blog. «Il portabandiera olimpico di Pechino e medaglia d'oro nella 50 km di marcia era l'atleta di punta della spedizione londinese. Nessuno lo ha seguito in questo periodo? È stato lasciato solo a doparsi, come un tossico in uno slum, senza che nessuno sospettasse nulla tranne la Procura di Padova? Possibile?», si domanda Grillo. Il leader del Movimento 5 Stelle critica poi l'idea del presidente del Coni Gianni Petrucci di rendere Schwazer testimonial contro il doping. «Il nazionalista Petrucci ha avuto un'idea formidabile - ironizza il comico - L'idea petrucciana ha però del buono. Si potrebbero proporre Riina e Provenzano come testimonial contro la mafia. Licio Gelli in prima fila contro la P2 e la Franzoni donna immagine contro i maltrattamenti ai minori».


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Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Agosto 2012, 15:28
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