Ladro ucciso, caccia ai complici. Il pensionato:
"Politici idioti. Non furti ma stupri psicologici"

Lo sfogo di Sicignano: "Politici idioti. Non furti ma stupri psicologici"
Sono al vaglio degli inquirenti i tabulati telefonici di Francesco Sicignano e del giovane ladro albanese ucciso dal pensionato 65enne nella notte tra lunedì e martedì a Vaprio d'Adda (Milano). Accertamenti che potrebbero essere utili per identificare i due presunti complici del ladro - notati da alcuni testimoni nei pressi dell'abitazione. I complici del ladro, una volta rintracciati, potrebbero fornire elementi utili per ricostruire la dinamica.



Gli inquirenti attendono inoltre l'esito dei rilievi affidati ai carabinieri del Ris di Parma, degli esami balistici e fotografici e dell'autopsia sul cadavere dell'albanese, fissata per lunedì prossimo. Dalle indagini, coordinate dal pm Antonio Pastore e dal procuratore aggiunto Alberto Nobili, sembra confermata l'ipotesi che Sicignano abbia sparato al ladro mentre questo si trovava fuori dall'abitazione, sulle scale esterne.



IL PENSIONATO: “NON SONO FURTI MA STUPRI PSICOLOGICI” «Vogliamo tornare alla normalità»: Francesco Sicignano, il pensionato accusato di omicidio volontario per aver sparato e ucciso un ladro, lo ha detto ai giornalisti che lo hanno fermato davanti a casa, spiegando che ci vorrebbero 25 anni di carcere per chi ruba.



«Di questo la vera colpa non ce l'ha nessuno. Ce l'hanno solo quel branco di idioti che sono giù a Roma perché ci sono politici bravi ma alcuni sono idioti - ha osservato -. Perché basterebbe fare della legittima difesa una legge, dare 25 anni a un reato del genere uno non viene più a rubare in casa. Ma 25 anni però, perché questo non è un furto, è uno stupro psicologico, a me, mia moglie, nipote, i miei figli, i fratelli. È ora di finirla. Ne abbiamo pieni i coglioni». Sicignano ha detto di stare male. «Come vuole che stiamo? - ha chiesto - .Mia moglie trema, oggi l'ho portata dal medico. Le sembra una cosa ragionevole?».



Il suo primo pensiero, ha spiegato, «va ai genitori» del ragazzo morto «perché ha sempre 22 anni», il secondo, commosso, all'Arma dei Carabinieri. «Abbiamo dei fantini professionisti, perché sono preparatissimi, e poi gli diamo gli asini per correre. Dove vuole che andiamo?» ha concluso.



LEGALE: FASE DELICATA «Vista la delicatezza di questa fase preferisco non rilasciare dichiarazioni, nel rispetto della segretezza delle indagini»: lo ha spiegato l'avvocato Antonella Pirro, difensore di Francesco Sicignano, il pensionato che nella notte tra lunedì e martedì scorsi ha ucciso con un colpo di pistola ungiovane ladro albanese a Vaprio d'Adda, in provincia di Milano. L'uomo è indagato per omicidio volontario e il suo legale, per ora, preferisce «mantenere il riserbo» con la stampa.



ALBANESE VIVEVA A POCHI CHILOMETRI Gjergi Gjonj, il ladro ventiduenne albanese ucciso a Vaprio D'Adda (Milano) dal padrone di casa, viveva a Trezzo sull'Adda (Milano). Una manciata di chilometri dalla villetta dove, la notte tra lunedì e martedì, è stato ucciso con un colpo di pistola dal pensionato Francesco Sicignano.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Ottobre 2015, 09:37
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