Fognini: «In Davis non ho mai tradito
Flavia è un esempio, imparo da lei»
di Guido Frasca
In nazionale però lei non ha mai tradito…
«La Davis è molto importante. Giocare per l'Italia è un onore e penso di averlo dimostrato contro l'Argentina e battendo Murray a Napoli».
La sfida con la Svizzera sembra una “mission impossible”…
«E' scontato dire che siamo sfavoriti contro Federer e Wawrinka. Intanto siamo in semifinale, tra le prime 4 squadre del mondo. Un risultato che all'Italia mancava da 16 anni. Siamo qui a Ginevra per dare il 100%, ma non possiamo arrivare e pretendere di vincere. Però in passato quando ho cominciato un torneo senza grandi aspettative, poi sono arrivato in fondo. Speriamo che qui succeda lo stesso».
Come si spiega il calo degli ultimi mesi?
«Le vittorie, il balzo in classifica, probabilmente ho accusato la pressione, E poi si sa, in Italia se vinci sei un re, se perdi una nullità, Guardate il calcio… Ma ci sono abituato».
Cambierebbe qualcosa?
«Forse avrei dovuto gestire meglio il recupero, staccare la spina. Un vero stop c'è stato solo dopo il Roland Garros, avrei dovuto farlo prima: 4-5 giorni di vacanza e poi una settimana di allenamento e ricarico. Il calo mentale era legato ad un calo fisico».
Obiettivo per fine stagione?
«Chiudere tra i primi 15».
A patto di non esagerare in campo…
«A volte vado oltre, fa parte del mio carattere, mi piace l'agonismo, la competizione. Sbaglio, lo so. Sto cercando di migliorare grazie ai consigli della mia psicologa, la moglie di Josè Perlas, il mio coach».
Torniamo alla sfida con la Svizzera.
«Con Federer ho perso due volte, l'ultima a Wimbledon nel 2012. Roger ha fatto la storia del tennis, è una leggenda. A New York abbiamo scherzato: gli ho detto che se arrivavamo tutti e due in finale poi ci saremmo ritrovati direttamente il venerdì a Ginevra, ma senza allenamenti… Wawrinka l'ho battuto sulla terra lo scorso anno ad Acapulco. Ma ora è un altro giocatore, ha vinto gli Australian Open e scalato il ranking. E' n.4 del mondo».
Fognini e Pennetta: possibile vedervi insieme anche in campo?
«Ci ho giocato solo una volta in doppio misto, vedremo in futuro. Intanto ci aiutiamo a vicenda fuori dal campo, stiamo bene insieme».
Flavia agli US Open ha detto: “Quando non giochi come vuoi hai due possibilità, o ti arrabbi e mandi tutto all'aria o ti sopporti”. Un messaggio rivolto a lei?
«Da Flavia ho solo da imparare, ha vinto tanto. Per me è un esempio».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Settembre 2014, 12:15