Brasile 2014, De Rossi: "Attenti alla Costa Rica.
Il nostro obiettivo è almeno la semifinale"
di Ernesto De Franceschi
L’allegria e il sorriso dei 78 bambini delle scuole elementari locali che hanno invaso il campo del Portobello Resort sono stati contagiosi: Balotelli il più ricercato, selfie e abbracci con tutti. Mario protagonista che ha twittato la foto di una scultura di frutta con la sua faccia creata da un artista brasiliano.
Anche De Rossi non è stato da meno: dalla Roma all’Italia, è una delle facce più note di questa Nazionale che strizza l’occhio alla Spagna per il modo di giocare. «Il tiki-taka? Prandelli ha inventato il nostro stile di gioco, adattandolo alle nostre caratteristiche - spiega il romanista in conferenza stampa -. Noi non abbiamo nelle corde la corsa di 50 metri. E poi fa molto caldo, il nostro modo di giocare ci fa pagare di meno lo sforzo. Vedo nazionali che dopo mezz’ora vanno a due all’ora. Anche Totti sarebbe stato bene nella nostra Nazionale, perché facciamo arrivare il pallone ai nostri uomini di qualità senza spremerli. In ogni caso, non è solo il centrocampo ad averci fatto vincere la prima partita. Obiettivi non me ne pongo, non avrebbe senso».
La Costa Rica? «Di loro abbiamo una paura sana. Contro l’Uruguay hanno fatto vedere che sono una buona squadra e che hanno giocatori interessanti. Il caldo di Recife creerà più problemi a noi, perché i nostri avversari sono più abituati a questo clima tropicale. I time-out? Certo che ci servirebbero».
All’Arena Pernanbuco si giocherà alle 13 locali con una temperatura superiore ai 30°. «Scendere in campo a quell’ora è una mancanza di rispetto per i calciatori. Di certo non tutela la nostra salute e lo spettacolo - ammette De Rossi -, dovrebbe pensarci la Fifa. Come quando in Italia giochiamo nelle sere di gennaio e sul campo si pattina».
Pirlo ha dopo poco annunciato l’addio all’azzurro dopo il Mondiale, De Rossi no. «Sono in salute e non ho data di scadenza, onorerò questa maglia finché posso - puntualizza-. Andrea è un esempio e sta raccogliendo tutto l’affetto che merita. Non protesta, non simula». Un Capitan Futuro che rivela: «Twitter? Ci sono, ma con nomi di fantasia. Per comunicare con le persone a me care, quello che mi interessa».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Giugno 2014, 07:38