Francesco Montanari e il Libanese: «Dopo averlo interpretato ho vissuto momenti complicati»

Francesco Montanari e il Libanese: «Dopo averlo interpretato ho vissuto momenti complicati»
“Chi mi dice “Ciao Libano” per strada?  Quello c'è e ci sarà sempre, va bene così”, Francesco Montanari, che ha interpretato il Libanese nell’acclamata serie televisiva “Romanzo Criminale” racconta le difficoltà che ha dovuto affrontare dopo il successo dato dal ruolo.

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Il problema è l’etichetta che ti viene messa: “Il punto dell'etichetta non è tanto del pubblico, ma dell'addetto ai lavori – ha raccontato a “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio sulle frequenze di RadioDue - Io faccio un lavoro di subordinazione, dipendo sempre da una sovrastruttura che mi permette di lavorare. Lavorare per me vuol dire in primis riempire il frigorifero, poi assecondare il mio egocentrismo, o la mia volontà di affermazione”. Dopo la serie per lui ci sono stati momenti difficili: “Se questo non mi viene concesso perché ho fatto un ruolo che è entrato nella case delle persone, diventa chiaramente un limite. Ormai non capita più, ma ho vissuto dei momenti complicati, complessi. E l'etichetta è un limite anche per chi te la mette. Perché si preclude delle possibilità. Il mio limite è stato che con difficoltà ho trovato, non adesso, delle persone che mi potessero mettere in condizione di dare. Perché loro stesse mi vedevano solo come quella cosa lì”.



Il successo della serie è stato travolgente, ma loro non se ne erano resi conto: “Sul set non ci rendevamo conto che stavamo facendo una cosa che molti avrebbero imparato a memoria. Ero conscio che sarebbe stato un bel prodotto, ma il successo è un animale talmente strano...Un successo tale era imprevedibile”.
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Marzo 2019, 22:19
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