Grande Fratello Vip 2020, Pupo dopo il reality: «Senza pubblico meglio, la caciara non giova al programma»
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Prima di partecipare non era un esperto di GF: “Non avevo mai guardato il Gf in vita mia – ha raccontato in un’intervista al sito “Tvblog.it” - sono rimasto molto coinvolto dalla sensibilità, dall’umanità e dalla meravigliosa disperazione dei concorrenti. Mi hanno molto colpito e pure ridimensionato”.
Un ottimo rapporto con Signorini: “Alfonso per me è stata una grandissima sorpresa. Ho scoperto un amico fraterno, una persona molto più valida di quella che credevo. Ha i suoi atteggiamenti a volte conservatori, poco portati all’idea di dissacrazione di certi riti, ma è stato se stesso e mi è piaciuto molto”.
All’inizio, nelle prime puntate, non si sentiva tanto nel ruolo (“Erano abbastanza istituzionali e per me era difficile inserirmi. Poi, quando è venuta fuori l’umanità, ho potuto abbandonare persino l’autoreferenzialità.
Il mio rischio era quello di vedere uno dentro la casa e di immedesimarmi in lui, di intravedere alcuni momenti che furono anche i miei”), ma l’assenza di pubblico a giovato alla trasmissione: “Secondo me sì e lo ho affermato sin dalla prima puntata. La caciara non giova al Grande Fratello, magari serve più al conduttore per creare un’atmosfera che però è fuorviante. A volte si crede che un programma sia venuto bene perché il pubblico ha partecipato, poi vedi gli ascolti modesti e ti accorgi che non sono state rispettate le aspettative. La trasmissione è venuta bene, il 23% di share della finale, con una curva finale pazzesca, è anche frutto di un bacino di utenza che è forzatamente aumentato. Ma se un programma non piace, la gente non lo guarda”.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Aprile 2020, 17:39
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