Anagni, ragazzino pestato: è stata una spedizione punitiva

Anagni, ragazzino pestato: è stata una spedizione punitiva

di Paolo Carnevale

 

Non una rissa occasionale, ma un vero e proprio agguato. Pianificato, a quanto sembra, da una lite per una ragazza. Una contesa che avrebbe scatenato la folle reazione che ha quasi causato una tragedia. Un atto di teppismo dietro il quale ci sarebbero alcuni nuclei familiari specifici. Si va delineando sempre più chiaramente ad Anagni nelle ultime ore il quadro del pestaggio che sabato sera ha quasi provocato una tragedia in Piazza Cavour, nel pieno del centro storico della città dei papi.

LA RICOSTRUZIONE

Dove, come noto, un 12 enne è stato aggredito da 5 ragazzi che lo hanno picchiato a sangue, provocandogli una frattura al naso, la rottura di alcuni denti e altri traumi. Tanto da rendere necessario il suo trasferimento immediato al Gemelli di Roma. Da dove, per fortuna, è uscito domenica sera, sofferente ma non in pericolo di vita. Anche se ieri mattina è tornato nel nosocomio romano per ulteriori accertamenti medici. Sempre ieri, nella stessa piazza anagnina che sabato sera era stata teatro del fatto, la situazione era di una calma irreale. Quasi tutti i residenti ed i commercianti che si trovano all'interno della piazza hanno preferito non rilasciare dichiarazioni, dicendo solo che nessuno di loro aveva mai, prima di sabato sera, assistito a fatti del genere. «Certo-ha detto uno di loro-si vedono qualche volta dei ragazzi esuberanti giocare nella zona del centro, ma non era mai capitato di vedere cose del genere». A dare un quadro un po' più chiaro dell'accaduto ci ha pensato il titolare di uno dei locali che si affacciano sulla piazza.«Purtroppo-ha detto-si tratta di un gruppo ben identificato di ragazzi che non sono nuovi a questo tipo di situazioni; e che da tempo vanno in giro a provocare». Una tattica che sarebbe scattata appunto sabato sera. Il movente, come detto, la rivalità per una ragazza che avrebbe coinvolto il dodicenne che è stato selvaggiamente aggredito ed un coetaneo appartenente ad un altro gruppo etnico. Che si sia trattato di una vera e propria aggressione lo ha confermato lo stesso esercente; «appena è iniziato il litigio- ha detto-, sono subentrati gli amici di uno dei due. Che hanno subito attaccato il povero ragazzo. Che, in seguito alla rottura del naso e dei denti è caduto a terra svenuto. Loro però non si sono fermati ed hanno continuato a prenderlo a calci. Per fortuna solo intervenuti alcuni turisti; altrimenti ci sarebbe stata una vera e propria tragedia, come per Willy».

IL QUADRO

Il testimone ha poi voluto ribadire che non c'è un problema di difficile convivenza tra cittadini e residenti non italiani. Anzi, ha specificato, «c'è una notevole integrazione dei gruppi. Il problema è purtroppo legato a alcuni specifici nuclei familiari. Mi risulta, solo per fare un esempio, che questa mattina il ragazzo accusato di aver aggredito il dodicenne finito in ospedale è andato in gita, anche se la direzione della sua scuola aveva pensato di non farlo andare. Il padre si sarebbe infatti presentato a scuola dicendo che, siccome non c'era ancora stata una denuncia formale, il ragazzo doveva andare in gita».

IL SINDACO

Che si tratti di un caso ben definito lo ha confermato ieri il sindaco di Anagni Daniele Natalia; ribadendo, come aveva già fatto precedentemente, la volontà di andare fino in fondo. «Abbiamo interessato questa mattina i servizi sociali, ed andremo avanti con una verifica a tappeto cercando di capire dove intervenire. Voglio ribadire però- ha concluso il primo cittadino-che quanto accaduto non ha a che fare con la stragrande maggioranza di stranieri residenti ad Anagni. Che, anzi, sono da tempo ampiamente integrati nel tessuto sociale della nostra cittadina».
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Marzo 2024, 10:05
© RIPRODUZIONE RISERVATA