Truffa con vini e champagne per quasi novemila euro, indagato

Truffa con vini e champagne per quasi novemila euro, indagato

di Marina Mingarelli

 

Si presenta come ristoratore, acquista vini e champagne e poi si allontana dopo aver simulato il pagamento: è quanto viene contestato a un 50enne, ora indagato.

Per fare in modo di essere credibile e di poter acquistare vini pregiati senza pagare, aveva fatto una telefonata a un'enoteca di Anagni qualificandosi per il titolare di un ristorante di Frosinone, nonché per il fratello che gestisce un locale a Trevi nel Lazio. Siccome queste persone che aveva citato erano clienti dell'enoteca, l'uomo, un 50enne residente a Velletri, aveva capito che lo avrebbero accolto nel locale con grande entusiasmo. L'uomo aveva già preannunciato l'ordine per telefono. Una volta giunto sul posto, con un'auto, aveva chiesto alla commessa la fornitura di alcune bottiglie di champagne ed altri vini pregiati per un valore di 4.100 euro. Poi con la complicità di un amico era riuscito a caricare le bottiglie sulla sua vettura. In quel frangente era stata intestata la fattura alla società del locale di Trevi, già censita nel database dell'enoteca. Nel simulare il pagamento mediante bonifico a favore dell'enoteca per mezzo di una applicazione sul proprio cellulare (mai andata a buon fine), si era allontanato dicendo che da lì a breve sarebbe arrivato un bonifico relativo alla somma che doveva versare.

La commessa, così come l'amministratore della enoteca, ignari di quelle che erano le intenzioni del 50enne, lo avevano addirittura trattato come un cliente di riguardo. Invece la truffa da oltre quattromila euro era stata servita.

Ma non è tutto: con lo stesso modus operandi l'uomo si era presentato successivamente in una rivendita di alimentari e bevande della città dei papi dicendo al commesso di dover acquistare 14 bottiglie di champagne per un importo fatturato di 4.638 euro. Dopo aver caricato la merce sulla sua auto, aveva rilasciato al fornitore una carta di credito non funzionate al Pos. E per non far insospettire il venditore aveva simulato in alternativa il pagamento della merce mediante bonifico istantaneo. Ma anche in questo caso l'operazione non era andata a buon fine. A quel punto aveva approfittato della distrazione del titolare per potersi allontanare indisturbato con la merce.

LA DENUNCIA

Da qui la denuncia presentata dai titolari dell'enoteca e della rivendita di Anagni per sostituzione di persona e truffa. Nei giorni scorsi c'è stata la conclusione delle indagini. L'avvocato di fiducia Giuseppe Lo Vecchio avrà venti giorni per presentare le memorie difensive.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Gennaio 2024, 11:32
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