Una persona è morta in un incendio che ha distrutto due baracche nell'insediamento spontaneo di migranti Torre Antonacci, a Rignano Garganico (Foggia). Il suo corpo, secondo le prime informazioni, è stato trovato carbonizzato. Sarebbe rimasto intrappolato in una delle due baracche.
È un gambiano di 35 anni la vittima dell'incendio divampato all'alba di oggi all'interno di due baracche che si trovano nel ghetto di Rignano Garganico (Foggia). La vittima era riverso a terra ed il corpo era completamente carbonizzato. «Abbiamo aiutato noi a spegnere le fiamme - racconta all'Ansa un cittadino africano che vive stabilmente nel ghetto - Nessuno di noi sapeva che c'era qualcuno dentro la baracca che dormiva. Poi, quando sono entrati a prendere i documenti hanno scoperto che c'era un morto». Un altro migrante racconta che il gambiano ha «sempre vissuto nella baracca distrutta dall'incendio» e che «lavorava tutti i giorni nei campi»
A Rignano vivono migranti impiegati prevalentemente nei campi agricoli. Sul posto stanno operando Vigili del fuoco e Carabinieri, anche per risalire alle cause del rogo. L'incendio potrebbe essere divampato o a seguito di un corto circuito o a causa del malfunzionamento di una cucina di fortuna allestita nelle baracche. Quasi certa, comunque, la natura accidentale.
La Cgil: superare il modello dei ghetti
«Occorre mettere a punto i progetti per il superamento definitivo di questi ghetti, utilizzando nel migliore dei modi le risorse assegnate dal Pnrr a tal scopo, oltre 100 milioni per tutta la provincia di Foggia e 28 milioni destinati proprio al Comune di San Severo per l'insediamento di Torretta Antonacci».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Giugno 2022, 14:36
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