Putin a valanga nel voto senza rivali
File e proteste ai seggi, più di 70 arresti

Lo zar rieletto fino al 2030 con l’88%. Alle 12 sezioni in tilt per le code ispirate da Navalny

Putin a valanga nel voto senza rivali File e proteste ai seggi, più di 70 arresti

di Alessandra Severini

Elezioni senza sorprese in Russia dove, come previsto, trionfa Vladimir Putin che viene eletto presidente per la quinta volta. Con un'affluenza del 73,3%, l'inquilino del Cremlino sarebbe stato rieletto con l'88% di preferenze. Un risultato scontato, con gli altri tre avversari che hanno ottenuto percentuali ciascuno al di sotto del 5% in elezioni opache e guidate dalla propaganda.

Non ci sono mai stati dubbi sul vincitore, anche perché nessun oppositore si è potuto candidare e nessun osservatore esterno è stato ammesso a controllare il voto. Il Cremlino voleva che il voto si trasformasse in un vero e proprio plebiscito per dimostrare che il Paese sostiene in massa Putin e l'invasione dell'Ucraina. E così è stato. Ingente lo schieramento di forze di polizia impiegato per sorvegliare le operazioni di voto. Secondo la ong Ovd-Info, 74 persone sono state fermate in circostanza tutte da chiarire. In migliaia hanno raccolto però l'ultimo appello lanciato da Alexei Navalny prima della morte, aderendo all'iniziativa “Mezzogiorno contro Putin”, una protesta pacifica in cui chiedeva ai russi di manifestare il loro dissenso contro lo zar semplicemente presentandosi ai seggi tutti alla stessa ora. A Mosca, ma anche a San Pietroburgo molti cittadini hanno aderito pur con qualche timore e lunghe code si sono formate in alcuni seggi, soprattutto nei quartieri più agiati delle due città. Dall'estero, l'ex portavoce di Navalny, Kira Yarmysh, ha pubblicato su X foto di file ai seggi anche «nelle regioni di Sverdlovsk, Togliatti e Chelyabinsk».

Una grande partecipazione alla protesta è stata registrata poi davanti alle ambasciate russe all'estero, dove potevano votare i cittadini residenti fuori dalla Russia. La stessa Yulia Navalnaya, moglie del defunto oppositore del presidente russo, ha votato presso l'ambasciata russa a Berlino accolta dagli applausi. «Sulla scheda ho scritto il nome di mio marito» ha detto, invitando i suoi sostenitori a fare altrettanto. Anche in Italia, come nel resto d'Europa e del mondo, i cittadini russi sono andati a votare per le presidenziali nelle loro rappresentanze diplomatiche. Lunghe code si sono formate davanti all'ambasciata a Roma e al consolato di Milano esprimendosi in quello che sostanzialmente era un referendum pro o contro Putin. Fuori dai seggi c'è stata qualche sporadica manifestazione: qualcuno ha intonato cori e mostrato cartelli di aperta contestazione contro il leader russo, qualcun altro a suo sostegno.

riproduzione riservata ®


Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Marzo 2024, 06:00